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Palermo Mirri

Mirri: “Eredità e responsabilità: per me il Palermo è come una missione”

Ieri ha festeggiato il primo anno dalla rifondazione del club
intervista esclusiva Mirri: “La società cresce. Il futuro sarà di chi crede in un progetto che unisce valori e organizzazione”

“So che sarò valutato in base ai risultati ma conta pure lanciare i messaggi positivi”.
“Di Piazza? Forse era inevitabile la frizione ma tutto è utile se ci si chiarisce”.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola

Presidente Mirri, ieri è stato un anniversario importante. Un anno fa rinasceva il Palermo. Ci racconta la notte prima del bando?
Questa l’apertura dell’articolo di Paolo Vannini che intervista il presidente rosanero Dario Mirri. Ve ne riportiamo qualche passaggio:
“Quel giorno mi sono svegliato presto e sono andato a correre, da solo, senza cellulare. .. Come con i figli, l’affetto muta e aumenta. La società sta crescendo meglio di quanto immaginassi, e ho la consapevolezza che le chance sono migliori di un anno fa… Vivo questo ruolo come una missione, voglio avviare un percorso non solo sportivo in cui le parole chiave sono reputazione e eredità. So bene che sarò misurato in base ai risultati, ma credo fermamente nel progetto di una società che veicoli messaggi positivi… Voglio un Palermo fondato su persone e valori, non solo su plusvalenze. Prendete la squadra di oggi: abbiamo confermato giocatori simbolo, penso ad Accardi ma anche a Martin o Crivello. Se andremo in B, non credo che li manderemo via perché non servono più, piuttosto dovranno insegnare agli altri cosa significa la maglia rosanero. A Santana, vicino ai 40 anni, Zamparini avrebbe dato un calcio nel sedere, con noi resta capitano… Puntiamo sull’appartenenza ma premieremo chi merita aldilà del luogo di nascita: ci sono palermitani che hanno capito perfettamente questo spirito ed altri che lo hanno fatto meno… Sagramola impersonifica l’aspetto pragmatico indispensabile a ogni club calcistico. Mi fido ciecamente di lui e per questo non intervengo sulla squadra. E’ meno “romantico” di me ma ha competenza, conoscenze e tutto ciò che serve per un’impresa, a cominciare da una straordinaria sensibilità calcistica… le mie quote non sono in vendita e io sono pronto a rilevare le sue. La strada è tracciata, il resto sono schermaglie commerciali che fanno parte dei ruoli. .. . Paparesta? Il suo contratto è scaduto, è stato proposto per lui un nuovo incarico, Sagramola valuterà un ruolo diverso… Lo scoglio vero è la C, durissima ora che c’è ancora il Bari. Se vinciamo entro due anni e Rinaldo trova soluzioni ulteriori, chissà… In B ci sono diritti televisivi diversi…”
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