Incredibile ma vero l’esame d’italiano per l’ottenimento del passaporto sostenuto da Luis Suarez sarebbe stata una truffa.
È quanto emerge dal blitz della guardia di finanza di questa mattina all’università per stranieri di Perugia. Le domande, cosi come i voti, sarebbero stati prestabiliti indipendentemente dall’andamento dell’esame.
Un’accusa gravissima sia per l’immagine dell’università che del giocatore, ma anche dal punto di vista penale. Non si tratta di roba da poco. L’ateneo nel frattempo si è tutelato con un comunicato nel quale smentisce le accuse.
Sarebbe emersa anche un’intercettazione in cui un professore dice ad un collega: “Non possiamo fargli perdere 10 milioni di euro a stagione per un B1 di italiano. Questo però non spiccica una parola… È al massimo un A1. Parla all’infinito non coniuga i verbi. Ma passerà, deve passare”.
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