Oggi previsto un nuovo giro di tamponi, in dubbio anche la gara con la Viterbese di domenica.
La Lega Pro dà ragione al club rosanero sull’utilizzo dei «giovani di serie», stop alla partita di giovedì con il Potenza: non ci sono tredici disponibili.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Dietrofront della Lega Pro: Palermo-Potenza non si gioca, i «giovani di serie» convocati in partite ufficiali non entrano nel conteggio dei giocatori disponibili e i rosanero hanno così meno di tredici elementi della prima squadra negativi al Coronavirus.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che descrive le motivazioni che hanno portato al rinvio della gara contro il Potenza.
La Lega Pro non ha fatto marcia indietro, ha semplicemente dato una nuova interpretazione al concetto di giovani da considerare aggregati alla prima squadra. Se prima si pensava fossero tutti coloro che erano stati inseriti in distinta almeno una volta, adesso le parole del segretario Paolucci sono più esaustive e consentono ai rosanero di non raggiungere quota 13, cioè il minimo necessario per andare in campo: “Fondamentalmente vanno conteggiati i professionisti in lista più i giovani di serie stabilmente in prima squadra, la discriminante è essere aggregati stabilmente alla prima squadra. Non avendo due liste come nelle altre categorie, la situazione va valutata di caso in caso. Può capitare che un giocatore della Primavera venga temporaneamente aggregato, succede in tutte le categorie, ma questo non significa che faccia stabilmente parte della rosa”.
Ciò significa che, siccome sono soltanto i due giovani portieri Faraone e Matranga ad allenarsi stabilmente con la prima squadra, il numero complessivo attualmente da considerare abile per giocare è di 12. I 10 negativi più i due giovani portieri.
E i 10 negativi si sono allenati anche ieri agli ordini del vice Boscaglia, Filippi.
Oggi altro giro di tamponi che saranno ininfluenti per la gara di giovedì ma possono diventare determinanti per quella di domenica contro la Viterbese. Per quella bisognerà aspettare il giorno prima la gara quando cioè si capirà chi fra i positivi del primo gruppo potrà tornare disponibile… Chi risulterà negativo dovrà anche sostenere le visite mediche di rito per ottenere l’idoneità sportiva. Dal tampone al campo, dunque, il passaggio non è certo immediato, per quanto i tempi tra la fine dell’isolamento e la prossima sfida di campionato siano strettissimi, scrive Giardina in conclusione di articolo.
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