Questa mattina, il 21enne tunisino Brahim Aoussaoui ha pianificato un attentato nella Basilica di Notre-Dame a Nizza con un coltello.
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LE CONSEGUENZE
Sono state uccise tre persone intorno alle ore 9: una donna, decapitata, il sagrestano della chiesa, sgozzato, e un’altra donna, morta per le ferite in un bar dove aveva cercato rifugio dopo la fuga. Un uomo è ferito gravemente, colpito sul sagrato antistante il luogo di culto.
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PASSANDO DA BARI
Il colpevole è sbarcato a Lampedusa, trasferito nel centro di identificazione e fotosegnalato dalla questura. Lì è stato inserito nei terminali per “illecito ingresso in territorio nazionale”. Il 9 ottobre si trovava a Bari, con la polizia e i servizi di Intelligence che stanno ripercorrendo il viaggio che lo ha portato in Francia. Sopratutto si sta verificando come mai sia stato trattenuto nel centro di identificazione di Lampedusa in attesa del rimpatrio. In tasca gli è stato trovato un foglio rilasciato dalla Croce Rossa Italiana, che ha consentito gli inquirenti francesi di identificarlo.
NON VA BENE
Non è il primo attentato in Francia che accade nell’ultimo periodo. Dieci giorni fa è stato decapitato Samuel Paty, professore di storia e geografia, giustiziato da un 18enne ceceno in contatto con jihadisti siriani per aver fatto una lezione sulla libertà di espressione mostrando alcune vignette su Charlie Hebdo, periodico satirico francese.
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