Troppi torti subiti, nervi a fior di pelle.
Bocche cucite per evitare sfoghi pericolosi che potrebbero costare cari.
L’arbitro nel mirino. Le due espulsioni e il rigore hanno fatto andare su tutte le furie squadra e dirigenti.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Bocche cucite. Il Palermo preferisce non farsi prendere dalla foga, almeno fuori dal terreno di gioco, evitando commenti sulla partita. Le due espulsioni rimediate sul campo del Catanzaro, però, hanno fatto andare su tutte le furie la squadra e la società.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che sottolinea come certe decisioni arbitrali siano state la causa del nervosismo dei rosanero ma non è il nervosismo che ha determinato i cartellini rossi. Una squadra che, dopo tutto quello che aveva passato stava per vedere sfumare la sua prestazione da scelte arbitrali molto opinabili.
E dopo due settimane di lotta al Covid, quello rosanero era un gruppo che poteva infiammarsi immediatamente come aveva detto lo stesso Boscaglia in conferenza.
Il nervosismo generato dalla direzione arbitrale, però, potrebbe avere degli strascichi tutti da verificare. La reazione (di Crivello) potrebbe valergli ben più di una giornata di squalifica, ma questo spetterà al giudice sportivo stabilirlo. Di certo, dopo un rosso diretto per un contatto spalla contro spalla, non sarebbe stato facile prenderla con filosofia, scrive Giardina in conclusione di articolo.
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