Dopo oltre sette anni, lunedì torna la sfida con il Catania.
A Catanzaro una prova da uomini veri, il tecnico si aspetta il bis nella gara dell’anno.
Serve una vittoria. I torti arbitrali hanno caricato la squadra, adesso l’obiettivo è scalare la classifica.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Un derby per tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Il Palermo ritrova il Catania sul campo, a sette anni e mezzo di distanza dalla zampata di Ilicic al «Massimino», ma lo fa con la rabbia di chi non è ancora riuscito ad esprimersi al meglio.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che sottolinea come torna a distanza di sette anni la gara più attesa dalle due tifoserie, una partita che evoca ricordi di stadi pieni, a Palermo ed a Catania, di sfide con protagonisti importanti, almeno in Serie A.
Ma sarà un derby diverso, per pochi intimi, a porte chiuse con i tifosi a tifare da casa davanti alla tv.
Sarà un derby a cui le due squadre arrivano in maniera diversa: il Palermo arrabbiato per i torti arbitrali subiti a Catanzaro che spera di recuperare qualche giocatore in più ed avere più scelta nella formazione da mandare in campo. Ed anche la condizione atletica, dopo due settimane di lotta al Covid, dovrebbe essere leggermente migliore. Palermo e Catania sono distanti 4 punti con i rosanero che devono recuperare tre gare ed il Catania che paga la penalizzazione di quattro punti.
Può essere il derby del -1 o il derby del +7, a seconda di come la si voglia vedere, ma per il Palermo è sicuramente un crocevia per la svolta, scrive Giardina.
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