Una situazione piuttosto traballante è quella degli ospedali palermitani in cui, diversi medici e infermieri non avendo le adeguate protezioni individuali, stanno contrendo il virus: al Civico 19 fra i dipendenti sanitari, si trovano in isolamento domiciliare. <<Se avessimo posto in essere la programmazione che era stata prevista oltre quattro mesi fa, non ci saremmo fatti trovare impreparati>> dice il vice-presidente della commissione della sanità Ars.
Carmelo Purpura, il deputato afferma:<<La gestione del paziente covid all’interno degli ospedali durante la prima ondata, era giustificata dall’urgenza. La mescolanza di pazienti Covid e il personale sanitario che sta la lavorando in condizioni estreme come il sovraffollamento di reparti, mancanza di dispositivi individuali, disinfettanti e altri supporti necessari a contrastare il virus, era assolutamente da evitare. Con preoccupazione leggiamo infatti di un crescente numero di contagi tra il personale sanitario, da notizie di stampa, apprendo che succede sia al Civico di Palermo che al San Giovanni di Dio di Agrigento, dove attualmente non possono lavorare e sono isolati in casa. Si tratta di medici, operatori socio sanitari e infermieri>>.
Sembra che il carico di lavoro che il personale medico debba affrontare giorno per girono sia smisurato; tutto il personale è alle prese con orari insostenibili e, fra l’altro, non gli viene garantita fino in fondo la sicurezza e quella dei pazienti.
Aggiungono:<<E’ assurdo prestare assistenza a 45/50 pazienti, tra cui 14 in semintensiva, con 9 unità di infermieri per turno e fuori da ogni standard e coefficiente>>.
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