Il Covid ha cambiato il mondo: in tutti i paesi, in tutti i settori, ci siamo dovuti riadeguare arrendendoci a una pandemia che appare inarrestabile. Non ha fatto eccezione il calcio, che soprattutto nelle serie minori, sta irrimediabilmente soffrendo.
Il Palermo Calcio Popolare (Prima Categoria) ha dovuto fermare gli allenamenti, seppur concessi in forma individuale, come spiega Giuseppe Vassallo: “Dopo una settimana di allenamenti seguendo le nuove norme federali abbiamo deciso di dire stop”.
“Ho letto un’intervista di Lo Presti nella quale annuncia la possibilità di riprendere a dicembre con dei recuperi infrasettimanali. Per noi sarebbe un disagio, perchè non possiamo chiedere ai nostri calciatori di non andare a lavorare. Ma comunque al momento sono solo ipotesi, non è tempo di pensare a queste situazioni. Per quanto riguarda il nostro settore giovanile ci siamo fermati. Allievi e Giovanissimi non si stanno allenando, l’unica attività è quella della scuola calcio al Parco della Salute”.
Un altro tema caldo è quello relativo ai “costi” che le società devono affrontare: “Fortunatamente noi, al momento, non abbiamo spese. Perchè non allenandoci non paghiamo il campo. Tuttavia avevamo già versato diverse rate dell’iscrizione al campionato. Inoltre, più volte, siamo stati costretti ad effettuare giri di tampone ai nostri giocatori a spese totalmente nostre. Per cui effettivamente anche dal punto di vista economico, abbiamo avuto delle batoste. Le difficoltà sono tante, non so per quanto tempo potremo resistere così”.
Non resta che fare un grosso in bocca al lupo al Palermo Calcio Popolare, così come a tutte le società dilettantistiche che rappresentano la vera ossatura, la vera linfa del calcio nel territorio nazionale.
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