Vito Chimenti, protagonista dell’ultima puntata di Zona Rosanero, ha parlato del momento altalenante che il Palermo sta vivendo in Serie C: 19 punti e vetta dalla classifica ben lontana dalle aspettative.
L’ex attaccante, che ha vestito la maglia rosanero dal 1977 al 1979, ha detto la sua innanzitutto sull’importanza di avere un bomber in rosa: “Avere un giocatore che dia identità e personalità ad una squadra in termini offensivi è fondamentale. Serve carattere, qualità e tecnica. I giusti compagni poi hanno il dovere di aiutarti dandoti la tranquillità. Quando un giocatore ha le qualità e si trova bene nello spogliatoio i risultati arrivano, come è successo a me. Ringrazio sempre i miei compagni che avevano fiducia in me, ci aiutavamo a vicenda. Lucca è giovane. Ha voglia di giocare e di esprimere in campo le sue caratteristiche, ma giocare a Palermo è una cosa importante. Lui ha tutte le qualità tecniche e tattiche per dimostrarlo. Deve pensare che si trova in una piazza grande, dove sono passati giocatori molto importanti. Il suo obiettivo deve essere soltanto quello di giocare e fare più gol possibili“.
E sulla possibilità che l’assenza del pubblico influisca sulle prestazioni del Palermo: “Ai miei tempi era eccezionale, c’erano 40mila spettatori. Gli spalti vuoti influiscono sull’andamento di tutte le squadre. Qui a Palermo i tifosi sono in dodicesimo uomo in campo. Lo abbiamo visto in Serie D, dove arrivavano le squadre provinciali e soltanto a vedere il “Barbera” era già 2-0. Sono importanti anche i giocatori però. Non penso che in generale per i giocatori la piazza di Palermo sia un peso. In tanti hanno esperienza e vengono da categorie superiori. Loro devono pensare solo a giocare e a dare le loro qualità per riportare in alto la squadra, deve essere ininfluente il fatto che i rosanero in passato siano stati in Serie A“.
Vito Chimenti ha ad ogni modo le idee chiare su cosa serve ai rosanero per diventare costanti e dare una svolta alla stagione: “Il Palermo ha una buona rosa, con giocatori importanti. Al momento però serve un attaccante che faccia 15-18 gol, ma allo stesso tempo è importante che arrivino i palloni all’attaccante. Non bisogna aspettare di sbloccare il risultato su palla inattiva. Il problema del Palermo non è né in attacco né in difesa, ma a centrocampo. Molto spesso c’è soltanto Odjer che gioca. Bisogna dare maggiore sostegno in mezzo. Giocatori come Martin, Palazzi e Luperini dovrebbero essere sfruttati. La squadra è adatta a fare il 4-3-3. Fin dall’inizio mister Boscaglia ha schierato un 4-3-1-2, ma io non vedo un trequartista. Rauti non lo è, è una prima punta perché vede bene la porta ed ha un buon tiro. Boscaglia è un ottimo allenatore, ma non può giocare senza copertura in mezzo al campo. Al massimo potrebbe schierare un 4-3-1-2 con Martin, Palazzi e Odjer a centrocampo e Luperini come trequartista. In attacco un giocatore forte di testa ed un altro rapido, come Saraniti e Rauti. Vorrei anche rivedere in campo Lancini, a cui auguro di tornare presto, e Silipo“.
L’obiettivo, adesso, secondo l’ex attaccante deve essere quello di giocare i play-off da favorita: “Il Palermo ha perso 3-4 punti per strada. I rosanero ormai possono ambire soltanto al terzo posto. La Ternana è di un’altra categoria ormai, ieri avrebbe potuto accontentarsi dell’1-1 e invece ha lottato fino all’ultimo minuto. Non mollano mai. I giocatori si sacrificano, sia in fase difensiva che in fase offensiva. Non credo che durante la stagione avrà un calo. Neanche il Bari riesce ad inseguirla. Spero che i rosanero possano arrivare dietro al Bari in modo da giocare in casa gli spareggi ai play-off. Non possono ormai ambire né al primo né al secondo posto. Per raggiungere l’obiettivo terzo posto sul mercato prenderei un giocatore che in attacco possa fare la differenza“.
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