Dopo l’angosciante notizia trasmessa in rete con allegato video dimostrativo, la città di Napoli ha messo in moto una raccolta fondi per l’uomo vittima del raid. In poche ore è stato ritrovato lo scooter del rider all’interno dell’abitazione di un minorenne: sembra esser coinvolto anch’esso. La polizia ha immediatamente avvertito il 50enne, Gianni.
L’uomo ha raccontato alla stampa di essere disoccupato e di desiderare una vita “normale”. La popolazione non è rimasta indifferente alle parole dell’uomo e ha organizzato una ha raccolta fondi che ha raccolto 11mila euro da assegnare alla vittima del raid. Gianni, senza lavoro e con due figli ha poi dichiarato: “Facevo il macellaio, ora sono disoccupato, vorrei solo tornare a fare il mio mestiere: voglio lavorare, pagare le tasse ed essere una persona onesta“.
L’affetto e la vicinanza al rider è arrivata anche da parte di un calciatore della Lazio, Mohamed Fares che ha donato 2.500 euro. L’uomo ha immediatamente ringraziato i suoi concittadini che lo hanno abbracciato in modo virtuale: “Napoli è grande e ha un grande cuore“.
Non è mancato il commento del Sindaco Luigi De Magistris: “Vicenda inqualificabile, indegna, vergognosa e criminale. Quanto accaduto non ci deve far dimenticare che non c’è solo la vicenda criminale, che se vogliamo è un fatto di ordinaria criminalità, ma ci deve far riflettere su come queste persone a volte lavorino in condizioni anche precarie, difficili e non in sicurezza“. Il sindaco ha poi aggiunto che queste vicende spiacevoli dovrebbero far riflettere sull’importanza di incrementare il controllo nelle città in questo periodo in cui le strade sono deserte.
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