Palermo, il malumore dei tifosi: “La C è difficile ma quanti errori”.
Dopo la sconfitta in casa col Francavilla il popolo rosanero si rassegna a vivere un anno di transizione.
L’attore-scrittore Enia: “C’era bisogno di una rosa strutturata”. L’imprenditore Dragotto: “Con Lotito già in B”.
La difesa di Lipari: “Nel calcio oggi i presidenti sono tutti arabi o americani; noi siamo fortunati perché abbiamo un concittadino”.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Francesco Cortese ricostruisce gli umori della tifoseria rosanero attraverso le testimonianze di alcuni sostenitori e personaggi noti in città ma tifosissimi della squadra rosanero. Una tifoseria divisa tra la chance che ancora può arrivare dai playoff e chi invece pensa sia ormai da considerare un campionato di transizione. Ma c’è addirittura chi rimpiange Zamparini. Dopo la batosta subita dalla Virtus Francavilla, le critiche non hanno risparmiato nessuno: dal presidente Mirri ai giocatori, tutti sul banco degli imputati.
Ma c’è chi è più tenero come l’attore e drammaturgo Davide Enia che parla di campionato difficile e di normale anno di transizione. Il comico Roberto Lipari sottolinea invece il grande handicap per il Palermo di dover giocare a porte chiuse sottolineando come col Barbera pieno di tifosi, ci sarebbe sicuramente qualche punto in più.
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Pessimista l’imprenditore Tommaso Dragotto che qualche anno fa si era proposto per rilevare la società e si era anche incontrato con Dario Mirri a cui aveva pronosticato che per tentare la promozione ci sarebbero voluti 15-20 milioni. Al presidente Mirri, Dragotto raccomanda di mantenere le promesse e resta convinto che se avesse preso il Palermo la cordata con il presidente Lotito, adesso i rosanero sarebbero già in B.
4,5 è il voto che assegna al Palermo Ninni Terminelli, avvocato e tifosissimo dei rosanero, sempre presente sugli spalti. Critiche alla società per il mercato estivo e a Boscaglia per alcune scelte. Ma per Terminelli transizione, in una piazza come Palermo, non deve far rima con mortificazione. Anche Gaetano Occhione, storico giocatore e allenatore di pallanuoto, punta il dito contro la società colpevole di aver sbagliato tutto fin dal ritiro estivo. Per Occhione, Boscaglia non chiederà rinforzi ma questo organico non è da Palermo.
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