L’imprenditore italo-americano Joe Tacopina è l’uomo del momento. In attesa di quel closing definitivo che lo farà diventare ufficialmente anche il nuovo proprietario del Catania. Di origini siciliane, in un’intervista rilasciata a Tuttomercatoweb, l’avvocato vuole anche chiarire quelle che sono stati degli avvicinamenti con il Palermo in passato e i progetti ambiziosi futuri con il Catania.
Sul Palermo e quell’interessamento chiarisce: “Non c’è stato niente di concreto, questo invece (riferendosi al Catania) è qualcosa che appena ho visto il progetto, la storia, i tifosi, è stato naturale. Abbiamo guardato a fondo alcune opportunità ma Catania con le altre realtà non ha niente a che vedere. È una grande opportunità“.
Tanto che alla fatidica domanda iniziale di sfida tra palermitani e catanesi, se si dica arancina o arancino, la risposta dell’avvocato è ovviamente scherzando la seconda.
Ma tornando seri, l’ambizione non manca all’imprenditore italo-americano che vede un grande futuro per il Catania:
“Penso a questa nuova sfida, ho voglia di far bene. Catania ha grandi potenzialità. Il team, il progetto, la città, i tifosi: c’è tutto per fare bene. È una grande opportunità. Ho visto passione, in Sicilia è nata mia madre. E poi c’è Torre del Grifo, casa nostra, un gioiello che rende tutto più speciale”.
Un progetto che potrebbe avere anche un lungo corso: “Quest’anno è un po’ tardi per avere un obiettivo di grande impatto. Ma abbiamo cominciato a programmare da qualche giorno con Maurizio Pellegrino per fare del nostro meglio. Sicuramente l’anno prossimo cercheremo di centrare la Serie B”.
Un presidente presente che ha voglia di vivere la realtà dal vivo, che avrà bisogno di suoi uomini di fiducia ma che non esclude la permanenza di alcuni elementi della Sigi, come confermano anche le parole su Maurizio Pellegrino, elemento fondante dello staff sportivo.
Sul fronte mercato, c’è la volontà di far permanere un gioiello come Pecorino per stabilizzare il progetto, e perché di Catania. Su Zuculini, si attende il responso di Pellegrino e Raffaele, ma per Tacopina non mancano al giocatore le caratteristiche da leader.
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