E’ ora di dimenticare il derby di Sicilia. Perchè il calcio è così: una partita ti può far scordare tutto quanto. La lite tra Kanoutè e Almici, l’esonero di Boscaglia, una classifica che più che inquadrare un’aquila volante, raffigura un uccellino spennato. Tutto dimenticato, così, in un solo giorno. Ci sta, perchè se vinci la partita coi tuoi acerrimi rivali, tutto è concesso. Perchè non è stata una vittoria per la classifica, ma per la testa e il morale.
Juve Stabia più importante del derby
Testa e morale, appunto: due ingredienti topici per far si che proprio quella classifica venga migliorata. Perchè ai tifosi che stanno ancora festeggiando il derby, o ai giorcatori che forse se la ridono ancora per la vittoria contro i cugini, ricordiamo che la tabella di marcia è ancora grigia e che domenica, arrivano le vespe. Per intenderci, arriva la Juve Stabia, senza miele questa volta, a differenza dell’andata quando il Palermo di Boscaglia si accingeva a svegliare un cammino fin lì “assonnato”. Se possibile, la prossima gara, valevole per la 29° giornata di campionato, diventa ancor più importante del derby.
Palermo, dimentica tutto
E’ chiaro che la festa di ieri deve essere dimenticata, perchè se non si riuscisse a fare risultato pieno contro la Juve Stabia, anche il trionfo nel segno di Santana diventerebbe superfluo. Poco importa se un derby si vince, se poi non si arriva a disputare i playoff o comunque si va a lottare agli spareggi da decimi in classifica. Sarebbe durissima, come crediamo sappia bene mister Filippi, a cui va il forse il plauso più grande di aver costruito armonia in pochi giorni; aizzata, questa, chiaramente dal risultato favorevole contro gli etnei. Ma proprio perchè nel calcio cambia tutto in pochi attimi, sarebbe bene avere la testa già alla prossima gara. Così come si è passati dall’inferno al paradiso, è facile infatti ripercorrere la strada inversa in una sola settimana.
La prossima è gara difficilissima, non c’è da gioire
E quella di domenica, non sarà per il Palermo assolutamente una passeggiata. Le vespe, ben allenate da Pasquale Padalino, sono una buona corazzata in trasferta, sopratutto nell’ultimo mese e mezzo (visto che non perdono dal 23 gennaio). In generale, i numeri dicono che non c’è tutta questa differenza tra le due compagini. I gialloblù sono 9° per rendimento in trasferta con 16 punti conquistati sui 37 totali, mentre il Palermo sarebbe 7° se giocasse soltanto al Barbera con 20 punti ottenuti su 36. Fuori casa, le due squadre si equivalgono con gli stessi punti conquistati in ben 12 trasferte (16). Insomma una partita, che ha da far preoccupare Filippi, nonostante l’euforia del momento. Che sia proprio l’euforia a dover essere eliminata? Anche perchè, cosa c’è poi da gioire a guardare la classifica?
Il derby è stato il derby, ma la classifica piange
La prossima partita che si giocherà allo stadio Renzo Barbera è difficile, inoltre, non foss’altro per il periodo in cui si colloca: 29° giornata. Praticamente rimane un mese di campionato, fitto come non mai con tanti turni infrasettimanali ancora da disputare (ben 2). Per sognare ancora qualcosa di sensato, al Palermo non resta dunque che vincere tutte le partite fino alla 30° giornata e cominciare a tirare poi un po’ di somme. Tra queste, figura proprio la Juve Stabia, questa domenica. A seguire la Paganese (30° giornata), prima del riposo. Altri 6 punti da conquistare obbligatoriamente, se la banda rosanero vuole credere ancora al 5° posto. Perchè il derby è il derby, ma la classifica piange ancora.
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