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Filippi: “Il derby? Non è l’apice della stagione. Il mio termometro è l’armonia dei ragazzi”

Il Palermo riparte con le sue certezze ritrovate, e con ritrovato entusiasmo in vista della sfida interna con la Juve Stabia. La vittoria nel derby è servita per dare una nuova linfa ad un gruppo spento e un po’ troppo animoso.

Ma adesso occorre già concentrarsi alla prossima gara, contro una diretta concorrente ai play-off, l’agguerrita Juve Stabia.

A presentare la sfida e i suoi protagonisti in conferenza stampa, Giacomo Filippi. Ecco le sue dichiarazioni, con uno sguardo a chi il derby lo ha deciso, Santana:

Santana non è solo il personaggio del giorno, ma del Palermo nella sua storia. Parliamo di un elemento determinante, quando sta bene e anche quando sta all’85 %. Potrebbe domani giocare dall’inizio, come potrebbe subentrare. Sta bene, ma abbiamo diverse alternative per far male alla Juve Stabia“.

Sul derby:

Rivedendo la partita con i ragazzi, la cosa che è saltata agli occhi, ciò che abbiamo notato, è che abbiamo avuto più voglia di vincere. Abbiamo avuto più determinazione e la fortuna è girata dalla nostra parte. Ma abbiamo già archiviato quella partita per pensare solo alla Juve Stabia“.

Obiettivi di classifica, ne parla così Filippi:

Sarebbe dispersivo pensare al quinto posto. Penseremo partita dopo partita“.

Tornando sul derby, ribatte:

“Il derby non può risultare l’apice della stagione. Il mio termometro è l’armonia dei ragazzi e il lavoro. Vogliamo lavorare con allegria, spontaneità e spensieratezza. Questo lo rivedo ogni giorno, sia da parte degli interessati sia da chi ha giocato meno. Anzi, chi ha giocato meno mi sta dando più garanzie degli altri”.

Ciò che è cambiato rispetto alle gare precedenti:

Sicuramente l’essere “superficiali” è una componente che ci mancava. Poi, l’interpretazione va data ai calciatori. La squadra era comunque allenata bene e questo lo dimostra il cambio di modulo a partita in corso. Anche il modulo iniziale era figlio di una scelta forzata, ma il gruppo ha reagito bene con grande compattezza“.

Sul modulo:

A Catania abbiamo giocato con un 3-4-2-1 ed è stata una forzatura. Abbiamo però adesso tutti a disposizione, tranne gli squalificati (Marconi e Odjer) e gli infortunati (Doda, Saraniti e Corrado)”.

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