Ghirelli: “Stop ai campionati? A oggi, la situazione tiene. Il piano B esiste”
Questo il titolo di una intervista di Ivan Cardia su Tuttomercatoweb, con il presidente di Lega Pro, Ghirelli.
Una lunga ed interessante intervista con il dirigente che analizza il momento del calcio italiano alla luce dei dati pandemici. Uno sguardo al presente ma anche in prospettiva futura con la tanto auspicata riforma dei campionati. Vi riportiamo soltanto qualche passaggio dell’intervista integrale che potete trovare su Tmw.
“Noi monitoriamo dal pre-campionato i dati, ora lo facciamo anche in Primavera 3, sotto la regia del professor Braconaro. Ragion per cui mi affido alle sue parole dell’altro giorno: al momento attuale, se si esclude il cluster della Cavese e del Cesena, la situazione sembra tenere. Certo, se c’è un’ondata dall’esterno, allora bisogna valutare: a oggi, la situazione è sotto controllo. Però, certo, qualche nube pesante all’orizzonte si vede.
Mi auguro si possa superare. Il calcio rappresenta anche un problema di svago e di gioia, pur nella particolarità di una stagione diversa e difficile: sarebbe un colpo pesante bloccarlo, credo anche di più rispetto all’anno scorso. Sarebbe un segnale non positivo. Dobbiamo andare avanti con saggezza… Nell’eventualità, c’è un piano B, certo che esiste. Anzi, parlo al plurale. Esiste il piano B, C, D, E. Li abbiamo previsti mesi fa. Poi, come dissi allora, bisogna adattare il piano da seguire al momento particolare nel momento in cui dovesse scattare. Esistono i piani alternativi, spero non ci sia bisogno di farvi ricorso”.
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Sulle manovre del Governo – “I banchi di prova saranno due: il primo è il decreto che, almeno da quello che sembra, dovrebbe essere promulgato venerdì di questa settimana, che sostituirà il Ristori V. Dovrebbe essere contenuto un intervento per quanto riguarda le spese sanitarie per i tamponi, un rifinanziamento del credito d’imposta e del prolungamento del credito d’imposta fino alla fine dell’anno. Poi liquidità sul modello PMI e lo spostamento ulteriore degli affitti delle infrastrutture sportive”.
Terlizzi: “Palermo senza giocatori veri né leali”. E si scaglia anche contro Filippi…
Sulla riforma – Abbiamo individuato un percorso positivo su dove collocare la Lega Pro, come trasformarla, come lavorare sugli sponsor su cui sta lavorando il vicepresidente Marcel Vulpis: dobbiamo dare fiducia. Quando parliamo di riforma, io ne ripongo tanta di fiducia sulla capacità di mettere in campo un’energia che metta in moto questo Paese e metta in moto il nostro mondo, lo faccia correre. Le faccio un esempio: perché è da apprezzare il lavoro di Mancini? La chiave che ha usato è far giocare i giovani, e lui, nel pieno della crisi, dopo l’eliminazione dal mondiale , ha giocato la carta della speranza. Noi dobbiamo essere questi, se vogliamo uscirne. Il virus ha solo accelerato una crisi che già c’era. E noi dobbiamo essere concreti nel fronteggiarla …
Dobbiamo guardare al futuro. Come ammoderniamo questo gioco rendendolo attrattivo rispetto ai giocatori? Questo ci dobbiamo chiedere. Non dobbiamo ragionare sui numeri: aumentiamo/diminuiamo. Quello viene dopo. Noi dobbiamo chiederci se è sostenibile questo calcio, dalla Serie A alla Serie D. Al termine, si può ragionare anche sul numero. Io, essendo uno che è passato da 90 a 60 club, di tutti quelli che si siederanno al tavolo, non ho problemi o timori sui numeri. Ma so anche un’altra cosa: quando siamo passati da 90 a 60 non abbiamo risolto granché. Era un’autoriforma, fatta tutta da noi perché altri non hanno voluta farla: questo era il problema. Dobbiamo ragionare a sistema, altrimenti il rischio è ragionare ancora e solo sui numeri: 90 e 60 ce li potevamo giocare alla tombola. Io non voglio giocare a tombola, ma affrontare il problema che ci pongono i giovani”.
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