Palermo, battere la Cavese oppure meglio iniziare a pensare ad altro

Palermo-Cavese : o la vittoria oppure meglio iniziare a pensare ad altro.

Sulla carta una gara abbordabile fra una compagine costruita per altri obiettivi ed una squadra con mezzo piede in serie D. Sulla carta… ma quest’anno il Palermo ci ha sorpreso più volte zoppicando e stentando contro avversarie “sulla carta” più deboli. Dunque attenzione perché non sarà una passeggiata di salute. Ma allo stesso tempo non vincere con la Cavese sarebbe un segnale molto pericoloso, un segnale di debolezza inviato alle prossime avversarie dei play off.

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Un segnale anche per se stessi, un brutto colpo per la propria autostima. Insomma psicologicamente sarebbe grave non superare i campani, con l’acqua alla gola. Ma sarebbe anche una sconfitta per la classifica perché è vero che i rosanero hanno conquistato la matematica partecipazione agli spareggi ma cercare di migliorare la classifica è un dovere. Anche per provare a giocare almeno una sola gara col vantaggio di 2 risultati su tre a favore e non avere l’obbligo di vincere sempre. Insomma non battere la Cavese sarebbe un segnale di fragilità e onestamente farebbe pensare che anche i play off saranno semplicemente una formalità. Ma lo ha onestamente ammesso lo stesso mister Filippi: quella con la Cavese è la gara dell’anno. E a qualcosa voleva pur alludere.

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Palermo-Cavese. Sui social i tifosi dicono “ se non si vince con l’ultima della classe, meglio levarci mano”. Ecco il concetto è più o meno questo: o batti la Cavese oppure forse è meglio iniziare a pensare ad altro, alla prossima stagione cercando di non ripetere gli stessi errori di valutazione di quest’anno soprattutto sul piano della costruzione della squadra dove spesso  curriculum interessanti non sono stati seguiti da altrettante prestazioni. Battere la Cavese diventa un fatto anche simbolico, iniziare una volata, prendere una rincorsa senza intoppi.

E se qualcuno pensa di obiettare che così dicendo si mette troppa pressione sulla squadra, va chiarito che le gare di play off non saranno passeggiate al Parco o scampagnate accompagnate da buon vino ma saranno tutte circondate da notevole pressione, per cui meglio cominciare ad abituarsi.

Non scherziamo e non prendiamoci in giro, battere la Cavese è obbligatorio altrimenti non stiamo a dilungarci su altro. Guardiamo avanti, ma molto più avanti …

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