Catania – Tacopina sempre più lontano. Fuori dalla corsa alla B, ora si teme per il futuro del club.
La nuova offerta dell’avvocato italoamericano non convince Sigi alle prese anche con
contrasti al suo interno.
Resta il nodo dei debiti con l’erario e con i fornitori. Da saldare anche tre mensilità di calciatori e staff tecnico.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Alessandro Vagliasindi sottolinea come la lunga trattativa tra Sigi e Tacopina potrebbe essere arrivata al capolinea: la distanza fra le due parti sembra troppo ampia.
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Catania-Tacopina – Un milione e mezzo di euro, questo offre Tacopina. Ma vuole la riduzione dei debiti e copertura da parte di Sigi degli oneri previsti per l’iscrizione al prossimo campionato. Una proposta al ribasso che Sigi non sembra voler accettare. L’Agenzia delle Entrate di Palermo (direzione regionale) non concorda con quella di Catania e inoltre con il Comune di Mascalucia la conclusione della trattativa non sembra imminente.
Tutto questo crea allarme fra i tifosi: c’è ansia per l’iscrizione al prossimo campionato e per le difficoltà che potrebbero nascere se non arriva un nuovo investitore. Ma anche all’interno della stessa Sigi, nascono polemiche e l’azionista di maggioranza Nicolosi, chiede un maggiore impegno economico a tutti i soci: “Non si può pensare di acquistare e
gestire una società calcistica come il Catania con qualche decina di migliaia di euro”. Oggi alle 12.00 conferenza stampa a Torre del Grifo.
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