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Palermo, a far la spesa o jogging durante le ore di lavoro: almeno 43 persone coinvolte

Gravi episodi di assenteismo registrati al Comune di Palermo, al Coime e alla Reset, con l’episodio delle “timbrature multiple” da parte di un singolo dipendente in favore di altri colleghi che in realtà non si erano neanche presentati ai Cantieri.

Scatta così l’azione della Guardia di Finanza di Palermo che arresta e denuncia ben 28 persone nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo e destinatarie di un’ordinanza emessa dal gip. Ma gli indagati, secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, sono in tutto 43, compreso un funzionario.

Ben otto persone sono finite agli arresti domiciliari. Altri 14 sottoposti all’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia; in 6, infine, sottoposti all’obbligo di presentazione. Le accuse vanno dalla truffa a danno di un ente pubblico alla falsa attestazione della presenza in servizio.

Sono servite ore e ore di riprese per attestare una pratica quotidiana di questi soggetti.

Molti erano i lavoratori che dopo aver timbrato il cartellino si dedicavano ad attività personali: chi andava a far la spesa, chi svolgeva dello sport, chi andava a far acquisti.

Poi gli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi, sono entrati in azione con appostamenti e pedinamenti.

Un’altra operazione utilizzata dagli assenteisti era quella della “rilevazione manuale“.

Infatti in caso di dimenticanza del badge personale, la propria presenza al lavoro veniva attestata attraverso una comunicazione scritta.

Il numero registrato rende l’idea del fenomeno: in poco più di tre mesi registrati oltre mille casi di infedeltà nell’attestazione degli orari, che hanno determinato la falsa rendicontazione di circa 2.500 ore di servizio in realtà non prestate a favore del Comune di Palermo.

IL COMMENTO DEL SINDACO

Da qui il grande sostegno del sindaco Orlando al lavoro svolto dalla Guardia di Finanza: “Esprimo un forte apprezzamento al comando provinciale della Guardia di Finanza per l’operazione Timbro libera tutti. Che mette in luce uno spaccato di una realtà che grava sul corretto funzionamento dei servizi alla città. Per questo l’amministrazione comunale si costituirà parte civile”.

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