Palermo – Mercato, cessione societaria e centro sportivo: tutto in divenire. Ma …
Il calcio è una di quelle aziende che non conosce paure, ferie o lunghi periodi di chiusura, soprattutto per chi ha ruoli dirigenziali. E l’estate diventa forse la stagione più calda, di maggiore impegno perche il mercato è nel vivo e la nuova stagione incombe, con tutto quello che comporta in termini di organizzazione.
E anche per il Palermo, la nuova stagione è alle porte: lunedì raduno e poi settimana di preparazione atletica con 2/3 puntatine sul campo del Tc2. Poi, da lunedì, il ritiro a San Gregorio Magno, in provincia di Salerno. Il primo ritiro lontano dalla Sicilia, lontano da Petralia Sottana, meta della preparazione estiva dei primi due anni della nuova società. Un ritiro a cui il Palermo arriva con diversi capitoli aperti: il mercato, la cessione societaria, il centro sportivo, solo per citare i più impellenti.
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Dal mercato sarebbe opportuno qualcosa in più, soprattutto o forse solo in attacco dove la squadra necessita di almeno due puntelli di categoria. In tempi non sospetti avevamo già scritto la nostra idea: una squadra da puntellare senza grosse rivoluzioni ma con acquisti mirati e di categoria. E i primi arrivi sembrano andare in questa direzione. Ovvio che manchi il reparto offensivo e l’augurio è che venga puntellato prima di partire per la Campania. Il mercato è in divenire ma i tempi non devono considerarsi troppo dilatati perché altrimenti si rischia qualche errore del passato, con giocatori arrivati a stagione in corso.
Sulla cessione societaria, il presidente Mirri è stato chiarissimo: si sta lavorando per trovare forze fresche, forze nuove che possano realizzare investimenti importanti per la società. Lo ha sempre detto e ripetuto: lui può arrivare fino ad un certo punto, poi bisognerà trovare nuovi investitori. Il mandato alla Banca d’affari Lazard serve a questo. Argomento anche in divenire.
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Sul centro sportivo, come sappiamo, il Palermo ha presentato il suo progetto che dovrà passare attraverso le lungaggini e le pastoie burocratiche. Ma filtra ottimismo. In divenire anche questo capitolo.
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Insomma tanti capitoli aperti e su cui è difficile pronunziarsi o fare previsioni. Eppure sui social continuano le solite impazienti e frettolose valutazioni. A volte anche ingenerose in un momento in cui è tutto davvero in divenire. E’ come se ormai ci fosse una sorta di pregiudizio generico e generalizzato difficile da scalfire, nonostante oggi è davvero presto per giudicare ed emettere sentenze. A prescindere dal fatto che possa arrivare una nuova proprietà inglese, spagnola, americana, tedesca o italiana, il tifoso continua a borbottare, a emettere sentenze prima di capire se la squadra in costruzione sarà competitiva, il centro sportivo trovi l’avvio o Mirri trovi nuovi acquirenti.
Chissà che un buon attaccante non metta tutto a tacere… L’esperienza insegna.
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Due spunti per l’articolo che i tifosi si lamentino data la situazione del Palermo mi sembra il minimo che possano fare seconda cosa e a dir poco ridicolo pensare è una banca d’affari possa trovare un acquirente per una squadra di calcio che oltretutto non interessa nessuno dato che il calcio non è un mondo da Affari Ma chi investe lo fa per passione e per averne un ritorno di immagine
Presto per giudicare? Ma si è venduto pure il signor Cangemi? il Catanzaro ha fatto un sacco di acquisti, parliamo del Catanzaro non della juventus. Il finale caro Cangemi se lo poteva risparmiare
Ma se la Sicilia è una regione, perché chiamerei nazionale la futura squadra regionale? Si prepara la scissione dall’Italia?
Dopo 160 anni di occupazione italiana non mi dispiacerebbe..
Non si tratta di pregiudizi ma semplicemente di dati di fatto, tutte le squadre che puntano ad un campionato da protagonisti hanno già preso qualche tassello cardine per la prossima stagione invece il nostro caro ds di presenta al ritiro con 2 nuovi panchinari( 2 portiere e vice valente) sperando che entro la fine del mercato qualche occassione forse più giusto definirlo scarto dell’ultimo minuto stile saraniti……
Capisco che qualcuno è un nostalgico del regno delle due Sicilie ma tornare
indietro di 160 anni !!!!