Il protagonista dell’intervista odierna in conferenza stampa, è Edoardo Soleri. Soleri è un attaccante cresciuto nel settore giovanile della Roma e quest’anno è alla prima esperienza con il Palermo dopo un anno passato tra Padova e Monopoli.
Ecco le prime parole da calciatore del Palermo di Edoardo Soleri:
“Ringrazio presidente e ds per l’opportunità. Grazie anche ai tifosi che mi hanno scritto e che ci hanno sostenuto oggi. Ho fatto tanta gavetta, sacrifici non sono stati spesso ripagati. Palermo è una piazza importante che ambisce a vincere. Sono qui per far vedere che valgo. Per colpa mia, ma anche di fattori esterni non sono ancora riuscito a dare mostra del mio valore. Spero di riuscirci. Filippi mi ha fatto un’ottima impressione. Stiamo lavorando molto e cerco di fare quello che mi chiede. Anche con la squadra mi trovo molto bene. Sono felice di essere qui”.
“Le esperienze all’estero, in Spagna e in Olanda, sono state formative. Sono campionati difficili. La Liga 2 è superiore alla B italiana. Mi hanno insegnato tanto, è un bagaglio che mi porto dietro“.
“Palermo ha una tradizione importate di attaccanti. Luca Toni è uno dei miei idoli. Ho parlato anche con Balzaretti, ho un buon rapporto con lui. Mi ha detto che Palermo è una piazza speciale e per me sarebbe stata importante. Mi ha augurato di fare la sua stessa storia qui. Nel mio piccolo cercherò di dare il massimo”.
“Molti compagni di attacco li conoscevo. Con Somma ho giocato a Roma, Silipo e Broh li conoscevo di vista. Ci stiamo conoscendo. Il ritiro serve a fare gruppo e creare la giusta connessione che ci servirà per tutto l’anno”.
Il Girone C è difficile. Ci sono squadre importanti. I miei punti di forza sono il gioco aereo, nonostante l’altezza, e la tecnica. Gioco per la squadra. Vorrei diventare più cattivo sotto porta. Dovrei essere talvolta un po’ più egoista”.
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