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Guarascio esulta, calabresi in festa. La Paganese: “Siamo ancora vivi”

Chievo e Carpi annunciano ricorso al Tar del Lazio. «Siamo nel giusto, tuteleremo le nostre ragioni» .
Il patron D’Agostino si arrende: «Basta la Casertana chiude con il calcio».
le reazioni due sorridono, tutti gli altri promettono nuove battaglie.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.

L’articolo di Vincenzo Sardu riporta tutta la gioia del Cosenza per il ritorno in B dopo la bocciatura del Chievo. Una gioia che si respirava già, ma che è diventata ufficiale in serata. Il presidente Guarascio visibilmente emozionato ne ha dato la notizia nei canali del club. A parlare però il sindaco Mario Occhiuto: “Sono felicissimo perché Cosenza merita la B. Ora il presidente dovrà recuperare il ritardo accumulato e mettere su una squadra che possa regalare soddisfazioni all’intera tifoseria“.

Altro umore si respira in casa Chievo ma non manca la volontà di battagliare come emerge da nota ufficiale: “L’Ac ChievoVerona prende atto della decisione del Collegio di Garanzia e annuncia l’intenzione di impugnare tale decisione presso il Tar del Lazio“.

Chi sorride in C è la Paganese che sapeva di aver le carte in regola ma doveva comunque attendere per far festa. Ha affidato ad un video su facebook, il suo giubilo per l’accoglimento del ricorso da parte del Collegio di Garanzia del Coni. “We are still alive”, si legge alla fine del filmato postato sui social. Un breve video che ha ricordato quanto accaduto lo scorso 23 maggio, con l’esultanza di Diop, autore del gol del 3-2 contro il Bisceglie, segnato al 97’ e decisivo per la salvezza in Lega Pro ai danni dei pugliesi.

L’errore tributato alla Paganese riguardava il piano di ristrutturazione del debito all’Agenzia delle Entrate, ma lì c’era quasi certezza di poter intervenire.

Il no secco arriva per tutte le altre. Fuori il Carpi per irregolarità burocratica e per pagamenti fuori tempo di contributi ed emolumenti.

Eravamo certi di essere in regola e che saremmo stati ritenuti idonei, ma per il Coni non è stato così” ha detto il presidente Mantovani, chiarendo poi che si rivolgerà al Tar del Lazio, prima di di pensare a un’ammissione in soprannumero in Serie D.

Il Novara si chiude invece nel silenzio, da valutare il ricorso al Tar. Chi schiuma di rabbia è la Casertana.
Il patron Giuseppe D’Agostino ci va giù duro: “È una sentenza vergognosa” sibila dopo il rigetto del ricorso presentato del legale del club campano, Mattia Grassani contro il no del Consiglio Federale all’iscrizione della Casertana in Lega Pro, principalmente per la mancata presentazione della fideiussione da 350 mila euro.

Continua dichiarando: “Ci hanno buttato fuori per un’istanza di fallimento che non sta in cielo né in terra“,  che poi ha promesso di lasciare il mondo del calcio: “Io ho chiuso, non metterò più un euro nel calcio“, ha concluso D’Agostino, allontanando la possibilità di ripartire dalla Serie D con una “nuova” Casertana.

Chi invece può aver rammarico è il presidente della Sambenedettese, Roberto Renzi, che i soldi li aveva inseriti a campionato concluso ed ora vede tutto sgretolarsi per le scorie delle gestioni precedenti.

Adesso le riammissioni: chi riintegrerà i posti sarà il Consiglio Federale della Figc, e che procederà quest’oggi ai ripescaggi. Si alternerà una società delle vincenti play-off con una retrocessa, per un totale di 5 club:  in corsa Latina, Lucchese, Fidelis Andria, Fano, Siena e Pistoiese. Una tra le vincenti i playoff di Serie D che hanno presentato domanda, Fc Messina o Picerno, sostituirà invece il Gozzano, che ha rinunciato all’iscrizione in Serie C.

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