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Ficarra e Picone: “Mai pensato di lasciare la Sicilia, qui i nostri luoghi del cuore”

Ficarra e Picone si raccontano in una lunga intervista rilasciata ad un magazine del Corriere della Sera. I due attori, comici e conduttori siciliani hanno raccontato l’amore per la propria terra, spiegando anche le loro recenti scelte professionali tra l’addio a Strascia la notizia e la nuova serie in arrivo su Netflix.

L’INTERVISTA A FICARRA E PICONE

Lasciare la Sicilia? “No, la Sicilia per me è il paradiso fiscale, prendo soldi all’estero e li importo in Sicilia, fino a quando non ci scoprono va bene così”, ha detto scherzando Ficarra.

Picone ha aggiunto: “Non ci abbiamo mai pensato perché grazie a Dio siamo nati in un’epoca in cui in 40 minuti sei a Roma. Al contrario dei nostri colleghi di qualche tempo fa ci siamo potuti permettere il lusso di continuare a vivere giù, nonostante il cinema sia soprattutto a Roma e la tv a Milano”.

Ficarra ha pochi dubbi sui propri posti del cuore: “Alcuni luoghi sono imperdibili: la Kalsa, il quartiere attorno al quale è nato tutto i ficus giganti a piazza Marina; Monte Pellegrino, il posto dove salire e vedersi la città dall’alto; il mare a Mondello”. Picone: “La mia Palermo è quella rinata nei centri storici, nelle aree pedonali, una Palermo in cui si macina arte, ricca di tanti eventi culturali”.

Sull’addio a Striscia la notizia il duo ha così commentato: “Erano trascorsi 15 anni, nel nostro lavoro ogni tanto ci sta di rimescolare le carte. Era venuto il momento. E’ stata una scelta ponderata, che non è arrivata all’improvviso. Certo “Striscia” ci mancherà, è stata una parentesi lunga e bellissima”.

Sul mondo del cinema Ficarra ha detto: “Io credo che la sala non morirà mai, è un luogo magico dove si piange e si ride insieme a persone che non conosci, dove si condividono emozioni uniche, è un luogo che ha subìto una profonda ferita ma saprà guarire e tornare più forte di prima”. E Picone ha aggiunto: “La sala sopravvivrà sempre, si dovrà adattare a un mondo nuovo, a un tessuto artistico in movimento, ma quell’emozione è straordinaria e particolare”.

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