Giacomo Filippi, tecnico del Palermo, commenta la prestazione dei suoi uomini contro il Latina di Daniele Di Donato:
“L’atteggiamento e la voglia di conquistare campo e di fare la partita mi è piaciuta. L’avversario era ben disposto in campo ed è lecita qualche distrazione, vedi lo svarione in uscita di Peretti che secondo me è stato tra i migliori in campo. Abbiamo cercato di giocare su distanze corte e di creare palle gol. Abbiamo concesso poco campo agli avversari.
Di solito con l’avversario in 10 si abbassa la guardia, noi siamo stati bravi a non farlo ad eccezione di quell’episodio in cui il Latina ci ha graziati. La squadra aveva le idee chiare su cosa fare, ecco perché mi è piaciuta”.
Peretti? “Non mi sono arrabbiato con lui, perché ci può stare. Chi ha giocato sa che l’avversario può anticipare la giocata. L’atteggiamento è ciò che mi interessa e sono soddisfatto. È normale che la paura subentri, siamo esseri umani. Dopo che hai fatto la partita può arrivare il mal di stomaco al pensiero che in un’occasione arrivi il pareggio“.
Sui reparti: “Abbiamo la fortuna di avere un reparto mediano e offensivo competitivo e forte. Andare a dosare le energie, soprattutto per quelli di età avanzata, è la cosa migliore per averli lucidi”.
Sui singoli: “Chi è subentrato è bravo tanto quanto Floriano, così come Soleri che ha sostituito Brunori. Abbiamo gli attaccanti che cercavamo: tengono la profondità e allungano palla. Dall’Oglio è stato bravo a dosare le energie e a fare l’uno dietro gli attaccanti. Lancini lo abbiamo recuperato in extremis perché aveva la schiena bloccata. Sono contento anche di Doda, Peretti e Giron”.
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