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Una di quelle partite che non sai se ridere o piangere…

Palermo – Una di quelle partite che non sai se ridere o piangere… In questi casi si dice luci ed ombre.

Una sensazione di grande ambivalenza: una di quelle partite che quando esci dallo stadio non sai se essere contento per il risultato o perplesso per la prestazione.

Ok si è vinto e si è passato il turno ma ancora non ci siamo. Per carità, meglio vincere e andare avanti  che perdere e scatenare una crisi ad inizio stagione. Su questo pochi dubbi che invece crescono se si vuole giudicare la prestazione e gli episodi che ancora una volta, ripetutamente,  si sono offerti agli avversari per fare male. E se non è successo è solo per demeriti altrui. Insomma se al 94’ entrava quel colpo di testa di Hamlili, forse oggi staremmo qui a parlare di qualcos’altro di meno piacevole.

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Si dirà che il calcio è fatto di episodi e su questo siamo d’accordo. Ma sempre gli stessi episodi e sempre le stesse disattenzioni/mollezze (imbarazzante il gol di Grandolfo per la facilità con cui arriva a battere a rete) non si possono più semplicemente etichettare come episodi. Ed anche in fase di costruzione della manovra, i dubbi delle prime giornate di campionato non  sono stati  affatto fugati. Insomma Filippi deve lavorare  tanto ma proprio tanto per portare questa squadra al livello delle legittime aspettative della società e della tifoseria. La gara però ha dato alcune indicazioni importanti come per esempio che a  Valente bisogna obbligatoriamente trovargli un posto in squadra, al posto di … chiunque. Oppure che Dall’Oglio tolto dalla zona centrale del campo è sparito dalla circolazione.

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E mentre ancora ci chiediamo il senso dell’esperimento Buttaro come quarto di centrocampo, riflettiamo se non siamo troppo esigenti. Ma dai è sempre calcio di serie C. Cosa si pretende lo spettacolo o le giocate da Champions? I virtuosismi tecnici dei campioni o gli schemi di squadre titolate? Ed effettivamente è così. In serie C conta più il risultato che le finezze o le prestazioni. Confortati da quest’ultima riflessione, ci prepariamo al big match col Catanzaro con la speranza di ottenere il massimo e cioè vincere e convincere. Perché rivedendo la storia dei campionati passati, ci accorgiamo che le squadre promosse, oltre a vincere giocavano anche discretamente.  Perché se giochi bene, in genere vinci mentre se giochi male non sempre vinci…

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