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Palermo, ma come giochi? Così sarà dura entrare pure ai play-off

Non siamo per la spettacolarità, ma per il pragmatismo, per la concretezza. Il nostro pensiero non cambierebbe forse neanche in Serie A, figuriamoci in Serie C, dove il bel calcio non esiste. Una cosa, però, è il bel gioco, un’altra è quello che propone (o non propone) il Palermo da almeno 3 settimane. In terza categoria, la palla si muove più velocemente. In Eccellenza, si vedono meno lanci lunghi (e parliamo da testimoni oculari). Insomma si deve cambiare registro.

Il problema non è il gol subito

Il problema non è nemmeno subire quel gol dai 20 metri, perchè può capitare di prenderlo in qualsiasi modo. La rete del Monterosi, è arrivata peraltro su uno dei due tiri in porta concessi dalla retroguardia rosanero. Il vero problema di questa squadra è la reazione e ciò che è stato fatto poi per ribaltare totalmente il risultato; poche idee, palloni lunghi a cercare Brunori. Fella, arrivato come acquisto da fantascienza, oggi è un ragazzo in difficoltà: ieri pochissime volte è riuscito a prendersi il pallone tra le linee (ciò che un trequartista dovrebbe fare, davvero poche. Lo stesso si può dire di Luperini, che ha fatto benino nel primo tempo ed è sparito poi nella ripresa. Ma che ruolo ha Luperini? Centrale di centrocampo o trequartista?

Da maestro a “smarrito”

Forse non lo sa nemmeno Filippi in questo momento. E qui ci procuriamo l’assist per parlare dell’allenatore. Un tecnico che sicuramente, adesso può essere messo in discussione, ma che merita ancora un’altra possibilità. Un maestro, fino a qualche tempo fa, che adesso sembra aver perso completamente lo scettro e pare anche lui essere confuso. Una squadra che non lo segue, come capiamo facilmente dalle sue conferenze stampa, anche se in particolare ci ha colpito un passaggio di quella tenutasi ieri a Monterosi: “Avevo chiesto di allargare il gioco, ma non lo facevamo”. Qualcuno non capisce Filippi o è lui che non si fa capire? Il valore dei calciatori è realmente questo o alcuni giocano fuori ruolo?

La colpa va divisa

Non si capisce . A questo Palermo mancano proprio qualità e idee di gioco. A proposito di qualità, come fa Silipo ad entrare soltanto negli ultimi 10 minuti di gioco ed essere nelle gerarchie l’ultimo dei pensieri? Sembra assurdo, considerato che il numero 10 rosanero è tecnicamente il più forte della squadra, assieme forse a Floriano. Negli ultimi 10 minuti di partita, il Palermo ha costruito la migliore occasione del match e incanalato almeno 10 passaggi di fila. Per non parlare, poi, della superiorità numerica che si creava grazie alla capacità di entrambi di saltare l’uomo. Insomma sembrava un’altra partita, ma tutto è arrivato troppo tardi. Adesso le critiche si “mangiano”, giustamente, Filippi: un bravo allenatore non aiutato però dai suoi calciatori, ai quali, a loro volta, manca una precisa idea di gioco. La colpa, insomma, andrebbe divisa, ma 11 giocatori non si possono cambiare, un uomo che siede sulla sua panchina invece si.

Ultima possibilità, serve una scossa

Ovviamente, non vale più l’alibi delle prime giornate. Non aver fatto punti con il Monterosi significa essere una squadra “malata”, con tanti problemi tecnici e anche di personalità. Una squadra forte, avrebbe ribaltato il risultato con altri due gol. Il Palermo, volendo, avrebbe pure tante “stelle di categoria”, ma non è squadra. E nel calcio, esserlo conta tanto, se non tutto. Continuando così (e speriamo vivamente di sbagliarci), il Palermo farà fatica ad entrare tra le prime 10 del campionato. A proposito, ieri non c’era neanche l’alibi del campo impraticabile, per giustificare quei lanci lunghi tanto brutti, quanto poco funzionali. Filippi merita ancora fiducia, ma serve una scossa enorme. E subito.

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