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Guidolin al Palermo. Storia di un introverso con i fari puntati addosso

Francesco Guidolin, ex allenatore di UdinesePalermo tra le altre, compie oggi 3 ottobre 66 anni. Il tecnico ha deciso di terminare la propria carriera in panchina dopo l’esperienza all’estero con lo Swansea, non accentando più alcun incarico tra quelli che gli sono stati proposti nel corso degli anni.

GUIDOLIN AL PALERMO

Prima di abbandonare la panchina, però, Francesco Guidolin ha avuto modo di togliersi diverse soddisfazioni. Alcune tra queste sono arrivate proprio con i rosanero. Il tecnico arriva in Sicilia nel febbraio del 2004, dopo l’esonero di Baldini da parte del patron di allora, Maurizio Zamparini. Quando Guidolin sedette per la prima volta sulla panchina del Palermo, i siciliani erano erano terzi in classifica in Serie B, alle spalle rispettivamente di Atalanta e Ternana prima e seconda.

Con Guidolin la squadra del capoluogo di regione ottenne la bellezza di 41 punti in 22 partite, frutto di 11 vittorie, 8 pareggi e appena 3 sconfitte. Una marcia impressionante che portò la squadra al primo posto in classifica e alla promozione diretta, ottenuta anche grazie a calciatori oggettivamente fuori categoria come Luca Toni, Eugenio Corini e Fabio Grosso.

Guidolin col Palermo ebbe un rapporto tempestoso, fatto da gioie ma anche da malumori. Dopo la pima incredibile stagione in Serie A con la guida del tecnico nativo di Castelfranco Veneto – che culminò con la qualificazione in Coppa Uefa grazie al 6° posto in campionato – l’allenatore decide di dimettersi, andando ad allenare il Monaco in Ligue 1.

Ma nel 2006 tornerà ancora una volta sulla panchina rosanero, così come nella stagione 2007/08. In tutto saranno quattro le stagioni che vedranno incrociare sulla stessa strada il nome di Guidolin e quello del Palermo. Il tecnico ha guidato la panchina dei siciliani per ben 126 volte, riuscendo ad ottenere 47 vittorie, 40 pareggi e 39 sconfitte.

UN INTROVERSO CON I FARI PUNTATI ADDOSSO

Al di là dei numeri ciò che lega Guidolin al Palermo è un rapporto del tutto speciale, che vede da una parte una persona molto introversa, un uomo dal carattere chiuso, e dall’altra una piazza calorosa e capace di inondarti di affetto, simpatia e sincera stima.

Da una parte abbiamo la bollente piazza palermitana sempre pronta ad acclamare il tecnico con cori d’affetto e stima prima e dopo ogni partita, dall’altra c’è un uomo che ha trascinato la piazza verso traguardi mai raggiunti fino a quel momento, un grande professionista che ama il suo lavoro, pur amando meno le luci della ribalta.

Palermo e Guidolin erano un po’ come lo Yin e Yang: due opposti non assoluti, ma in termini comparativi. Il caldo e il freddo che si incontrano, dando vita ad un qualcosa di unico ed irripetibile.

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