Gli rubano maglia e pantaloncino del Palermo dallo stendino. Il grido disperato di un tifoso che arriva dritto al cuore.
Questa mattina, aprendo come al solito la posta di redazione, troviamo una lettera che ha un lungo oggetto: …richiesta, se è possibile! Qualche buon tifoso può aiutarmi? Posso pagare io il pacco (senza offendere, mi scusi). Se gentilmente può girare la mia mail in società che non ho la mail…
Dopo aver ovviato alla richiesta del tifoso, nel senso di far recapitare la missiva a chi di dovere, mi sono messo a leggerne attentamente il contenuto e ne ho tratto un grande amore, un profondo legame con i colori rosanero per cui, dopo aver chiesto l’autorizzazione al mittente, ho deciso di pubblicarla. Ecco il testo.
La lettera di Antonio, tifoso del Palermo oltre le difficoltà
“Buongiorno,
Mi chiamo Antonio Rendinella, nato a Palermo 53 anni fa e costretto da 6 su una sedia a rotelle. Sono invalido con 3 figli e mia moglie nativa di Foggia. Proprio Domenica verranno giù da noi a Palermo. Noi di Palermo, come i foggiani, abbiamo due cuori, siamo buoni e per me è stato sempre motivo di vanto, molto vanto qui in Lombardia. Nel 1995 periodo estivo siamo scesi tutta la famiglia a Lucera provincia di Foggia, dove Maiellaro è nato e risiede tutt’ora. Mi regalò la maglia e il pantaloncino del Palermo e da allora quando ha giocato il Palermo fino al giorno 19/09/21, partita pareggiata in casa con il Catanzaro, l’ho sempre indossate con orgoglio. Tifo Palermo a sangue.
Caro sig. Plescia, una figura così magra non l’aveva fatta nemmeno Gilardino…
Mia moglie mi ha lavato maglia e pantaloncino stendendoli poi fuori, a pianterreno visto che sono paraplegico. La mattina nello stendino non li abbiamo più trovati. Purtroppo è cosi e dal 30 Settembre sto proprio male, malissimo. Forse chi leggerà queste righe non ci crederà ma invito a credermi perchè noi di Palermo siamo buoni e capiamo sempre tutti. Vorrei un aiuto dalla società, se mi viene incontro dandomi qualcosa che possa indossare quando gioca il Palermo anche usato, anche degli anni scorsi, anche una canottiera, una taglia grande: sono sulla carrozzina, anche un semplice cappello. Purtroppo la pensione è minima e vorrei acquistare qualcosa ma faccio i conti con la realtà familiare. Mia moglie gestisce e riusciamo ad arrivare a stento a fine mese, ci aiuta anche la Caritas.
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Spero che almeno verrà letta questa mia lettera; la scrivo quasi con le lacrime. Mi è stato tolto un pezzo di me, che mi lega alla mia terra, non so se sono capito. La saluto anticipatamente e la ringrazio per la voglia di aiutarmi ed esaudire questo mio grande desiderio. La ringrazio e sempre forza Palermo! Saluto tutti i miei concittadini, sono fiero di essere di Palermo. Buon tutto
P.S. Ovviamente, se qualcuno vuole fare un regalino al nostro tifoso fuori sede, questa è la sua mail: [email protected]
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