Palermo – Caro sig. Plescia, ha perso una 2a chance per far pace coi palermitani
Dalla mano di Gilardino al volo di Plescia: un’occasione persa per chiedere scusa
Caro sig. Plescia, Lei ha perso una seconda occasione per restare nel cuore dei palermitani. Domenica, in campo o subito dopo, ne aveva avuta una e ieri ne avrebbe avuta un’altra se i contenuti del suo post fossero stati diversi, invece ha presuntuosamente ribadito la sua posizione (onestamente insostenibile) e questo non l’aiuterà nel rapporto con i suoi concittadini. Bastava chiedere scusa o a fine gara o anche ieri.
Coppa Italia: mercoledì Palermo a Catanzaro. Il tabellone completo
Non ci illudiamo che nel mondo del calcio un attaccante che si è guadagnato, in un modo o nell’altro, un rigore vada dall’arbitro a dirgli “non mi ha toccato, non è rigore“. Non siamo nati ieri e conosciamo le dinamiche calcistiche soprattutto quando si è in svantaggio e si percepisce che sia ingiusto, come ieri l’Avellino che non meritava di perdere. Ma siccome tutta l’Italia ha visto che fra Lei e Peretti (colpevole di aver ciccato il pallone come un dilettante) c’erano almeno 30 centimetri di distanza, ammetterlo dopo la gara sarebbe stato elegante e le avrebbe fatto guadagnare punti nel cuore dei tifosi rosanero. Invece no ed ha perso una bella occasione per far parlare di sé Palermo per tanti anni.
Palermo, lascia stare il Bari: può scattare da oggi il “patto 2° posto”?
In più ieri col suo post, ha messo il carico di briscola decidendo di uscire definitivamente dall’affetto dei suoi concittadini.
Anche perché a tanti risulta davvero poco comprensibile la frase che “ci penserà il tempo a dare a ciascuno le giuste risposte“. Una la poteva dare subito Lei, senza aspettare il tempo…
Peccato perchè in campo Lei ha dimostrato di essere un buon giocatore che in questo organico rosanero potrebbe starci sicuramente e non aver pensato a Lei quest’estate non è stato saggio o strategico. Così come per il suo compagno Silvestri, ma quello è un altro discorso, un’altra pasta tanto da meritarsi lo striscione in curva. Insomma perfino Gilardino, che palermitano non è, ammise il suo tocco con la mano in occasione di un gol in un vecchio Palermo-Fiorentina. Peccato ma a perderci non sono sicuramente i tifosi del Palermo. Senza rancore.
LEGGI ANCHE
Catania, cosa accadrà? Ombra fallimento, ma il caso Ascoli dà speranza
Palermo-Avellino, le pagelle: Pelagotti migliore in campo, peggiore l’arbitro
Una mancata sostituzione, una di troppo e la frittata è servita
Filippi: “Non si può penalizzare una squadra per un errore arbitrale”
Palermo-Avellino 1-1: niente 2° posto, Peretti rovina i rosa
Ilija Nestorovski “is back”: l’attaccante riparte da zero e riflette sul futuro
Un calciatore piccolo, piccolo.
Troppa eleganza caro giornalista. Personaggi così poveri e squalificati non meritano un servizio così garbato . Se lo lasci dire da un vostro lettore moderato e che ama lo sport. Il sig. Plescia meriterebbe non altro. Mi creda.
Si è dimostrato un piccolo uomo, come diceva Sciascia un quacquaraqua.
Ancor più meschino e inaccettabile di quello di Plescia, è il comportamento del Giudice Sportivo di Lega Pro che ha semplicemente ignorato l’evento. I tanti Plescia che ammorbano l’aria dei campi di calcio possono fregare gli arbitri e gli avversari con le loro simulazioni, dato che purtroppo, a questi livelli, non esiste la VAR. E perché mai il Giudice Sportivo che ha libero accesso alle immagini che documentano i comportamenti anti-sportivi e che ha la funzione istituzionale di colpire i responsabili con multe e squalifiche, tace come se nulla fosse accaduto. Morale della favola: fessi noi e scaltro Plescia. E la prossima volta lui e quelli come lui ci proveranno di nuovo. Certe volte mi domando perché continuare a seguire uno sport spesso così anti-sportivo come il calcio.
Tutto potevo capire pure se faceva rete e faceva vincere l’Avellino ma fere una simulazione questo è di bastardoni
IGNORANTE COME LA CALIA.