Il Teramo rivive i fantasmi del 2015, quando l’allora dirigenza abruzzese aveva truccato la gara decisiva per la promozione accordandosi con la società avversaria. Ne seguirono condanne per Campitelli (presidente a quei tempi) e il direttore sportivo Di Giuseppe. Adesso, secondo quanto raccolto dal Messaggero questa mattina, e come spiegato in un nostro precedente articolo, i presidenti Mario e Davide Ciaccia sono in stato di fermo.
L’accusa sarebbe quella di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, riciclaggio, autoriciclaggio e intestazione fittizia. Il presidente della Lega Serie C, Francesco Ghirelli, ha ammesso che la “Lega Pro sta seguendo con grande attenzione e verificando sistematicamente quello che succede nelle società S.S. Teramo Calcio e Aurora Pro Patria”.
Il numero uno della Lega Pro ha poi concluso: “Voglio ricordare che le nuove regole per il passaggio di quote societarie superiori al dieci per cento prevede l’approvazione della Figc, in base a criteri di sostenibilità economica ed onorabilità. Non mi risulta che queste procedure siano state ancora attivate dai Club. Anche in virtù di questo, la Lega Pro sta monitorando attentamente tutti gli sviluppi delle situazioni societarie di Teramo e Pro Patria”.
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