La Nazionale e Palermo un amore lungo settant’anni
La prima gara in città è stata nel 1952 contro la Svizzera. L’ultima oltre due anni fa con l’Armenia prima dell’Europeo in Inghilterra.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Geraci inizia riprendendo le parole del presidente della Figc Gravina che sottolinea: “Ci siamo confrontati con Roberto Mancini e abbiamo scelto Palermo.
Vogliamo costruire, a cominciare da stasera, un evento importante, coinvolgendo la città di Palermo, coinvolgendo l’Italia…“. E per la 16a volta Palermo sarà la casa della nazionale azzurra, un lungo amore che dura da quasi 70 anni ed una tradizione decisamente favorevole: 13 successi, un pari e una sconfitta. E con la Macedonia dell’ex Palermo Trajkovski sarà forse la partita più delicata di quelle disputate al Barbera dalla Nazionale.
Palermo, coperta corta a centrocampo: l’idea arriva dalla Serie B
Una lunga tradizione cominciata col 2-0 con cui Peppino Meazza guidò il successo sulla Svizzera nel 1952, in Coppa Internazionale. Fino all’ultimo appuntamento della maglia azzurra sul prato del Barbera, che risale a due anni fa quando con un sonante 9-1 venne battuta l’Armenia, conquistato il primo psto di girone e volato verso gli Europei vinti a Wembley.
La Nazionale e Luca Toni a Palermo …
L’articolo ricorda la gara in cui un rosanero Luca Toni venne invocato a gran voce affinche entrasse dalla panchina: punteggio inchiodato sull’ 1-1 contro la Norvegia fino a quando Lippi accettà l’invito del pubblico palermitano, manda in campo Toni che sigla la rete del 2-1. Ed il ricordo dell’attuale ct Mancini, che nel 1993 realizzò una doppietta di testa in Italia-malta vinta dagli azzurri per 6-1 in quel Barbera che il tecnico azzurro si augura possa far continuare il sogno mondiale.
Da Graca, dal Calcio Sicilia alla Champions League: il sogno del palermitano
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