Baldini, dal Palermo al Quirinale il passo è breve: "E poi come allena?"

Baldini, dal Palermo al Quirinale il passo è breve: “E poi come allena?”

Gennaio 2022
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Chiamateli “voti provocatori”, “grotteschi”, ma succede sempre, puntualmente, a ogni elezione presidenziale. Tra i votati alla nomina di Capo dello Stato sono saltati fuori i nomi più strani e disparati: Roberto Mancini, Amadeus, persino Bruno Vespa. E poi ancora: Claudio Lotito (presidente della Lazio), Baglioni. Insomma chi più ne ha più ne metta. Si potrebbe discutere, volendo, sulla scelta etica di tale prassi. Ma in fondo, una risata, non fa male a nessuno e quindi i parlamentari si divertano pure a sparare soggetti alquanto improbabili.

Non è, ovviamente, un pezzo di politica. E’ ancora una volta un pezzo dove entra di “diritto” il Palermo. Si, perchè tra i nomi folli è uscito pure quello del neo tecnico rosanero Silvio Baldini. Roba da matti o “da matto”, come colui che lo ha votato. Dal campo al Quirinale, è un attimo per l’allenatore di Massa. Eppure non lo vedremmo male: lì, con la sua grinta, a guidare il nostro Paese. E le sue conferenze sarebbero sicuramente uno spasso, così come i suoi discorsi. Comunque, nessun pericolo, tifosi rosanero: Baldini rimarrà a Palermo e farà sicuramente a meno di questo prestigioso incarico.

C’è per lui un’altra missione importante: riportare il Palermo in Serie B. E se è vero che la vita gli ha dato un’altra possibilità su quella panchina, siamo sicuri che rifiuterebbe qualsiasi altra cosa al mondo: anche la carica di Presidente della Repubblica. E’un’intera città che glielo chiede. Scherzi a parte, a comunicare il pazzo nome sulla scheda è stato un tweet di “Ultimora.net Politcs”. Un tifoso è apparso pure preoccupato e ha commentato: “E ora come allena?”. Lo tranquillizziamo noi: resterà a Palermo, siamo sicuri di questo.