La prima di Baldini al “Barbera” dopo 18 anni, la prima per il Monterosi nel capoluogo siciliano. La partita delle prime volte, ma non solo. Era il match che per il Palermo significava linfa, necessità di prendere i 3 punti e se possibile farlo anche con una bella prestazione (ma quella viene dopo). Al Barbera, nel primo tempo, non si è visto però quasi nulla: né il tocco di Baldini sulla squadra (evidentemente non ancora sua), né, in generale, tante occasioni da gol.
Poche idee, tanti errori
Tante imprecisioni, forse troppe. Il baricentro dei siciliani è stato sempre alto ma spesso il Palermo ha perso palloni a centrocampo o non è stato cattivo negli ultimi 30 metri. Il primo tiro verso lo specchio della porta é stato di fabbrica rosanero: Valente non ci ha pensato un attimo e in fazzoletto si è girato calciando da 30 metri, ma il pallone è finito alto. Tra il 16′ e il 21′ i laziali sono cresciuti in fiducia e in qualità: ci sono stati un paio di contropiedi pericolosi e di potenziali occasioni che si potevano sfruttare diversamente. Il momento migliore, è quello finale della prima frazione (tra il 42 e il 45′). Il Palermo ha creato ben due palle gol importanti: prima con Floriano, il cui tiro è stato deviato in corner. Poi con Valente che, ricevuto il pallone sul piede destro dopo una leggera spizzata di Crivello, ha calciato incredibilmente sull’esterno della rete (dando a qualche tifoso l’illusione ottica del gol). Il portiere del Monterosi, é stato comunque inoperoso. E questo l’ha detta lunga sulla qualità del gioco espressa nella prima metà di gara.
Nel secondo tempo Baldini ha tolto Luperini e ha messo dentro Soleri. Il giovane attaccante ex Roma si è collocato dietro l’unica punta Brunori (spesso lo aveva fatto anche sotto la gestione Filippi). La prima occasione è stata però di marca laziale: bravo Pelagotti a respingere un destro molto ravvicinato. Ha risposto subito il Palermo con Floriano, il cui tiro a giro è finito largo alla destra del portiere. Qualche minuto più tardi, al 55′, è arrivato il gol del vantaggio rosanero: Soleri avanza da centometrista, crossa e trova Brunori, ma il pallone termina (dopo deviazione) sui piedi di Damiani, che calcia con l’esterno del piede destro e insacca. Gol e compleanno per il nuovo centrocampista del Palermo: praticamente un esordio da sogno. La squadra di casa ha continuato ad attaccare, nonostante il vantaggio. Al 60′ Valente ha calciato dentro l’area piccola e incredibilmente ha trovato le “manone” dell’estremo difensore avversario.
Il Monterosi è però tutt’altro che sparito dal campo e al 65′ Adamo ha colpito il palo alla sinistra di Pelagotti. Ci sarà da lavorare, e molto, sull’equilibrio della squadra. I ragazzi di Baldini hanno concesso infatti troppi spazi in situazione di contropiede. Uno scenario di Boscagliana memoria, che dovrà essere perfezionato da Baldini. Ekuban, nel frattempo, sembrava una scheggia impazzita. É apparso in difficoltà Marconi, in tal senso, che non riusciva a tenere l’attaccante di proprietà del Francavilla. Al minuto 85′, Mattia Felici (entrato al posto di Floriano) ha chiuso la gara con un tiro a giro alla Del Piero. 2-0 e 3 punti in tasca.
3 punti e guardare avanti
3 punti che sono arrivati “dal mercato” (in gol i due nuovi acquisti), una vittoria importante, che permette al Palermo di stare nelle zone alte della classifica. Il Monterosi si è spento negli ultimi 20 minuti, quando la partita si è pure incattivita. Un Palermo cinico, spietato, che non ha giocato forse la sua miglior partita, rischiando più volte di subire il gol del pareggio. Non è ancora chiara l’impronta del nuovo mister (come è legittimo), ma sarà più facile schiarirla con vittorie di questo tipo. Intanto i rosanero hanno pure ritrovato la via della rete, che mancava da 4 partite. La strada continua ad essere (ancora) quella giusta.
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