Silvio Baldini, tecnico del Palermo, è intervenuto nella conferenza stampa post-partita per commentare la prestazione dei suoi uomini nel match contro la Turris, terminato con il risultato di …. La gara era valevole per la 28a giornata del Girone C di Serie C. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore rosanero.
Le dichiarazioni di Baldini
In apertura di conferenza Baldini ha esordito in questo modo: “I sentimenti di orgoglio e rammarico ci sono entrambi. C’è rammarico perché se avessimo fatto le cose per bene il Foggia non ci avrebbe fatto 4 gol, per cui dispiace. La scorsa partita però è stata archiviata e la risposta che aspettavamo è arrivata. Complimenti ai ragazzi. Ad una sconfitta come quella di mercoledì si è risposto con una vittoria contro un avversario ostico. Ho capito oggi perché la Turris ha una posizione di classifica che nessuno si aspettava. In trasferta dovremo essere quelli di Catanzaro, è stata la partita più bella anche se avevamo fatto pochi allenamenti. Eravamo corti e non davamo respiro all’avversario, aggredendo e non facendoli ripartire. Dobbiamo giocare così in fase di non possesso, poi nelle situazioni offensive sappiamo il fatto nostro. Abbiamo trovato fiducia“.
“La Turris è una squadra che fa un calcio importante. Se fossi Caneo mi dispiacerebbe per oggi come accaduto a me a Foggia. Ho visto le loro idee, sono ostici. La nostra pressione non gli ha permesso di trovare fiducia, abbiamo evitato che gli si accendesse la lampadina come invece non avevamo fatto col Messina. Dobbiamo giocare corti e sulla profondità, ma soprattutto mettendo pressione agli avversari. A Francavilla servirà una grande gara, all’insegna dell’agonismo”.
Il mister dalle sue parole è sembrato molto fiducioso, tanto da sbilanciarsi sul discorso promozione: “Promozione da decimi? Lo dico perché ci credo. Se arrivi ai play-off da secondo hai dei vantaggi, se ci arrivi da decimo no. Se hai delle caratteristiche importanti e sei cresciuto però puoi vincere anche da ultimo, mentre se cerchi di speculare e addormentare il gioco affidandoti sulle individualità esci anche se sei entrato da secondo. Io ho dei giocatori formidabili, dopo un mese devo dirgli grazie perché mi hanno fatto vedere che dobbiamo migliorare ma che si applicano. Non era facile oggi giocare con questa intensità. Il calcio è basato sulle emozioni, non sulle differenze di modulo o di giocatori. Lo abbiamo provato col Messina, perché in quel caso sono passati al 4-4-2 e ci hanno rimontato mentre la Turris ha fatto lo stesso ma non è accaduto. È una questione di mentalità”.
“Ammonizione Soleri? Quando uno gioca deve pensare. Gli interventi ci stanno, ma non sul 4-0. Tante volte i giocatori non se ne rendono conto. È un ragazzo che ci mette il cuore e ha meritato questo gol, ci vuole pazienza. Dispiace non averlo ma non possiamo piangere pensando che ci mancherà. La sua assenza non sarà d’aiuto, ma abbiamo dei giocatori che potranno sostituirlo e fare una grande partita”.
“In questo percorso dobbiamo mettere fatica e passione, perché soltanto così possiamo spingere in alto la soglia. Dobbiamo lavorare intensamente e lo stiamo facendo. Oggi serviva una risposta importante dal punto di vista emotivo, giocando senza remore rispetto alla gara precedente. Se manteniamo la lucidità e crediamo in noi stessi possiamo vincere. La partita viceversa poteva mettersi su un binario sbagliato. La Turris gioca un calcio importante ed interessante, le sue giocate erano ben strutturate. Il Palermo deve essere una squadra coraggiosa e assumersi la responsabilità di aver un compito importante, indipendentemente dai numeri e dalla posizione”.
“A Foggia non abbiamo avuto il coraggio di credere in quello che stavamo facendo e gli avversari hanno trovato le giocate. Se Felici avesse fatto l’esterno, non so se avremmo subiti 4 gol. Ha fatto il terzino e non ha fatto bene. Con la difesa a 4 abbiamo più certezze, perché finora li ho allenati così. Io non precludo nulla, faccio ciò che credo serva al Palermo. Negli ultimi minuti avrei potuto fare entrare chi gioca meno, ma ho fatto entrare Dall’Oglio perché volevo fargli provare l’adrenalina. È un giocatore che lo merita. Magari scontento qualcuno, ma la penso così”.
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