Arbitri scarsi, arbitri impreparati, arbitri protagonisti. E allora?
Arbitri scarsi, arbitri impreparati o arbitri protagonisti: nelle ultime settimane in diversi campi di serie C le giacchette nere si sentono appellare con aggettivi di questo tipo. Baldini non si è risparmiato e ha utilizzato il termine più diretto mentre Zeman, con il suo impreparati, probabilmente voleva dire le stesse cose del tecnico rosanero ma ha usato più aplomb. Obiettivamente non si capisce bene dove sta il problema, visto che siamo in Serie C e, oltre ad un mediocre livello tecnico, non ci sarebbe certo da aspettarsi un eccellente livello arbitrale.
Il Barbera si rifà il look e poi… ne godrà il Palermo
La serie C è questa, dai giocatori ai direttori di gara; la serie C ha arbitri di serie C, merita arbitri di serie C e non certo giudici di gara di prima fascia o di livello internazionale. Una polemica a tutto tondo che riguarda 20 su 20 squadre del giorne meridionale: ognuna ha qualcosa da recriminare a da attribuire agli arbitri.
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Polemica sterile anche perché, obiettivamente, se andiamo a guardare tutti i punti persi in classifica del Palermo, viene difficile attribuire alle sviste arbitrali più di due o tre punti. Sicuramente quelli con l’Avellino (il tuffo di Plescia grida ancora vendetta) sebbene sul campo la squadra Irpina verso meritato ampiamente il pareggio. E due o tre punti di penalizzazione tutte le compagini del girone li attribuiscono ai giudici di gara.
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Peccatucci veniali
Insomma per dirla breve è difficile attribuire agli arbitri la responsabilità di questo campionato balbettante ed altalenante del Palermo quando invece i problemi sono ben altri. L’unica appunto che si può fare ai direttori di gara è forse quello relativo alle loro manie di protagonismo Ma anche lì, trattandosi spesso di arbitri giovani, è comprensibile che c’è calcando palcoscenici prestigiosi come il Barbera possano esser presi da qualche momento, sbagliato, di sano protagonismo.
Peccatucci veniali, verrebbe da dire perché se oggi il Palermo o le altre protagoniste del girone, hanno la classifica che hanno è solo perché se lo meritano. Anche perché, ripensando alle tante inguardabili prestazioni in trasferta dei rosanero, viene difficile dire che la colpa è degli arbitri. Onestamente…
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Stimatissimo Signor Cangemi, mi consenta di dissentire almeno in parte. Qui a Palermo siamo sempre pronti a dare addosso ai nostri sorvolando sui torti arbitrali che subiamo quasi ad ogni partita. Non voglio fare vittimismo perché il Palermo a tutti i livelli ha colpe chiarissime e indiscutibili, a partire dall’aver ignorato i messaggi giunti dal campo almeno da due anni sulla precaria copertura di due ruoli-chiave come quello del portiere e del centrale di difesa. Mi meraviglio del fatto che in pochi abbiano segnalato i due errori arbitrali che hanno pesantemente condizionato la partita di Francavilla, al pari di quelli commessi dai nostri sotto porta, e che su cui altrove la stampa avrebbe fatto, quanto meno, un po’ di “scruscio”. Controllando il filmato della partita sul sito di Eleven, si osserva che sullo 0-0 c’è un rigore per noi per fallo di mano in area su tiro dal limite di Floriano (il difensore allarga il braccio, colpisce di mano e poi la ritrae) (minuto 14:17 sul cronometro in sovraimpressione + successivo UNICO replay dopo un fallo su Giron). Sull’1-0, il secondo gol della Virtus è viziato da un fallo di mano dell’autore del gol Patierno che raccoglie un lancio lungo della difesa su una palla persa da Floriano (minuto 56:05 sul cronometro in sovraimpressione). Ebbene, al di là di timide proteste in campo (Luperini nel primo caso, Lancini nel secondo), abbiamo ascoltato da Palermo solo un assordante silenzio. Che differenza con la mobilitazione generale ammirata in altre sedi (ogni riferimento ai cugini è puramente voluto). E come la mettiamo con il gol-non-gol dato e poi tolto al Palermo a Foggia che mi ha ricordato “la madre di tutti i torti” (solo degli ultimi anni), ossia il rigore dato e poi tolto dallo squalificato (per furtarello) La Penna, avvocato del presidente ciociaro Stirpe, nella vera “sliding door” della nostra storia recente, ossia la partita di Frosinone in cui era in palio la Serie A ? Dopo gli arbitraggi “da prima donna” che subiamo regolarmente in casa e il milione di Euro richiesto al Palermo per iscriversi in D (che rappresenta la metà di quanto richiesto al furbacchione di turno che si comprerà il Catania in C dopo la cancellazione di decine di milioni di debiti), mi chiedo: i padroni del fallimentare calcio italiano ci cercano solo per riempire lo stadio quando si deve “spingere” la Nazionale ? Davvero contiamo meno di Avellino e Virtus Francavilla ? Saluti rosanero.
Egregio Vitogol, accetto la sua disamina che mi è piaciuta nella forma (nei contenuti su qualcosa dissento, ma poca roba). Mi piacerebbe pubblicarla, ovviamente se lei è d’accordo
Grazie. E’ già sul sito. I contenuti sono stati postati anche su Stadionews coem commento alle pagelle di Carlo Amenta e Ferrara. Piuttosto, gradirei che qualcuno verificasse quanto affermo. Solo per esser certo di non aver preso fischi per fiaschi. Grazie ancora