Benedetto Mancini aveva iscritto una società, con tanto di logo e organigramma, alla Camera di Commercio. Ma la seconda asta fallimentare è andata deserta: il tribunale di Catania ha concluso l’udienza per la cessione del ramo sportivo del club etneo, infatti, con la definizione di “bene non assegnato”. Insomma l’asta, non avuto alcun pretendente, contrariamente a quanto l’imprenditore romano sopra citato aveva fatto credere. Proprio quest’ultimo, ai microfoni di ItalSportpress.it, ha spiegato cosa è successo. Mancini, sembrerebbe aver immesso inoltre un capitale sociale di 10.000 euro, inferiore (e di parecchio) ai 500.000 richiesti dal regolamento del bando. L’acquirente (presunto, a questo punto), ha parlato di un “disguido tecnico”. E per i palermitani, che certamente seguono da vicino le vicende del club etneo, non può che tornare in mente il famoso Tuttolomondo.
Le parole di Benedetto Mancini
Alla domanda su cosa avesse combinato, dopo che sembrava tutto fatto, l’imprenditore ha risposto così: “Il plico con l’offerta che abbiamo mandato alle 11.56 è rimasto sul sito astegiudiziare.it e non si è trasformato in pec. Io ho la ricevuta di ritorno anche se in effetti l’offerta non è mai stata girata al Ministero della Giustizia. Adesso stiamo seguendo la questione con il Tribunale per trovare una soluzione”.
E sulla cauzione Mancini ha risposto: “Non è così. Ho fatto il bonifico stamattina dalla banca JP Morgan. Tutto come prevedeva il bando, ovvero 125 mila euro. Se la cauzione non la vedono al Tribunale è un problema delle banche, non certamente mio”.
Sulla volontà di prendere il Catania che si scontra con i (soli) 10.000 euro immessi come capitale sociale ha risposto così: “La volontà di prendere il Catania c’è, eccome, non sono venuto per gettare 125 mila euro della cauzione o per fare beneficienza. C’è già una delibera di aumento a un milione di euro. Io voglio salvare il Catania visto che sono stato l’unico a presentare l’offerta. C’è stato un disguido tecnico e sono stato sorpreso”.
All’ultima domanda, relativa alla presunta affiliazione ricevuta dalla Figc, Mancini ha infine risposto: “Si con numero della matricola 954466. Eravamo tranquilli e sereni ma ci è arrivata questa mazzata dal Tribunale. Io ci credo ancora e stiamo lavorando da una settimana per prendere il Catania. Adesso speriamo di trovare una soluzione col Tribunale e mi batterò per fare in modo che l’avventura col Catania inizi con me in questo campionato. Io voglio il club e lo voglio portare ai playoff. Non ho mai pensato di prendere il Catania in Serie D”.
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