Un “grazie”, a chi Brunori a Palermo lo ha portato. Bello e impossibile, forte e a suo modo storico, perchè nel capoluogo l’italo-brasiliano sta infrangendo ogni record. Ma lui, Matteo, non si stanca mai di fare di più. Ieri anche versione assist-man. Ecco forse se c’era una cosa che l’attaccante di proprietà della Juventus doveva migliorare era proprio questa: giocare di più per i compagni. Il vice-capocannoniere del Girone C di Serie C ha sempre giocato per la squadra, ma ha fatto segnare poco gli altri. Contro l’Avellino ha fornito invece l’assist vincente per Valente, che ha regalato 3 punti pesanti nella terra dei lupi di Gautieri.
Brunori da 10 e lode
Perchè Brunori è così: forte e generoso. Quando le speranze sembrano perdute lui c’è, quando l’attacco sembra asciutto, lui risponde sempre. Ed è giusto che i compagni giochino per lui, perchè quando sei così forte, ogni pallone toccato deve essere un regalo per il proprio bomber. Sente la porta come pochi, lo dimostrano i 17 gol messi a segno in campionato, i 10 solo nel 2022 (a pari di Ganz del Lecco e di Immobile della Lazio, che questa sera gioca nel Monday night contro il Venezia). Insomma gli italiani più prolifici vengono dalla C, con l’eccezione Ciro Immobile. E Brunori, dei 3, è pure quello che ha segnato meno su calcio di rigore. Cosa chiedere di più?
I tifosi vorrebbero dire: “Resta con noi”
Quando è arrivato, tra lo scetticismo generale, Castagnini disse che il Palermo si sarebbe trovato l’attaccante più forte della categoria. Qualche settimana più tardi asserì lo stesso anche Giacomo Filippi, predecessore di Baldini. “Brunori è da Serie A”, ha dichiarato invece l’allenatore di Massa Carrara. E ieri ha detto: “Adesso non solo segna ma fa pure segnare, cosa dobbiamo chiedere di più?”. Beh, Forse c’è una cosa che i tifosi vorrebbero dire a Brunori; un’esortazione spinosa, ma quando hai una macchina da guerra che infrange record, e lo hai proprio nella tua squadra del cuore, non si può esitare: “Resta con noi”. E se dipendesse da lui, non abbiamo dubbi che l’attaccante a Palermo ci resterebbe. Ma dipende da una cosetta niente male: la serie B. Visto che il 27enne è soltanto in prestito dalla Juventus, al Palermo.
Ora tutti lo amano, ma c’è da dire “grazie” a qualcuno
Meglio, però, non pensare al futuro. L’obiettivo è soltanto quello di piazzare i rosanero nella migliore posizione in vista dei playoff. E dopo la vittoria di ieri sull’Avellino tutto è possibile. Obiettivi di squadra ma non solo: Brunori, a questo punto, vuole insidiare anche Luca Moro, in testa nella classifica cannonieri. A quota 21 il primo, a quota 17 il secondo, che non segna ormai dal 6 Febbario (Turris-Catania 1-3). Il derby di sicilia, insomma, non finisce mai e continua, silenzioso, tra questi due grandi attaccanti e per un traguardo personale importante. In fin dei conti, è giusto dire un “grazie” infinito, a chi ha portato questo attaccante nel capoluogo (solo 5 anni fa giocava in Eccellenza!). A Castagnini, che lo ha individuato nello sgomento generale. Adesso tutti lo amano, ma nessuno ammette la bravura di chi lo ha portato.
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Caro amico, con Brunori Castagnini ha fatto semplicemente ciò che avrebbe dovuto fare per gli altri 30 e più giocatori che ha infelicemente assemblato. Motivo per il quale adesso lascerà una società senza risorse e una squadra senza giocatori. Io parlerei di fallimento invece che proporre ringraziamenti.
Peccato che Brunori è in prestito secco e andrà via. Se i dirigenti del Palermo credevano in Brunori lo potevano acquistare o almeno un diritto di riscatto.
Ma nemmeno per errore “grazie”. Ma la smettete di incensare sempre la società? La realtà è che hanno preso un prestito secco che andrà via già a giugno e noi avremo fatto un favore ad altri. Io direi solo “vergogna”.