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Paganese-Palermo 2-2: gli sfoghi non servono, ennesimo punto ridicolo

Al “Marcello Torre” di Pagani ci si giocava tanto: da una parte il Palermo di Baldini era chiamato alla vittoria per sperare ancora nel 3° posto, distante 3 lunghezze e occupato dall’Avellino; per la Paganese, in difficotà ormai da mesi, c’era da rinvigorire un intero ambiente, oltre che scalare pian piano la classifica, parecchio deficitaria. Gli azzurrostellati si sono messi dietro la linea della palla, il Palermo, senza troppe geometrie, ha provato ad imbastire azioni offensive senza però rendersi (quasi mai) pericoloso. E’ stato un primo tempo noioso, da categoria, con pochissima qualità e tanta fisicità. Il campo, poi, non era in perfette condizioni.

Il solito regalo, Somma da “galera”

Nei primi 20′ non succede praticamente nulla. Solo un paio di traversoni di Valente non raccolti a dovere e una serie di sgroppate di Giron sul settore sinistro del campo. Ma quando non c’è qualità, è difficile creare occasioni. Soleri, scelto ancora una volta al posto di Floriano sull’out di sinistra, ha fatto poco, anche se non si può dire che sia mancato l’impegno. Tanta lotta, pochi palloni davvero giocabili, zero tiri verso lo specchio della porta. Al minuto 22, solo un episodio poteva sbloccare il match. E puntualmente è arrivato: Somma incespica sul pallone, se lo fa soffiare e richiede un fallo che in realtà non c’è. Il resto si puà immaginare: Pelagotti para sul sinistro insidioso dell’attaccante azzurrostellato ma non trattiene e così Cretella a porta sguarnita fa 1-0. Il binomio Somma-Pelagotti commette il disastro e il Palermo, ancora una volta, si è ritrovato ad inseguire praticamente alla prima occasione concessa.

La reazione dei rosanero non è limpida. Nel primo tempo si conta solo un tiro verso lo specchio della porta avversaria: è quello di De Rose, che calcia forte dai 25 metri e trova la buona risposta di Baiocco. Poi il nulla cosmico, il vuoto. La fortuna dei rosanero, ai quali Baldini aveva chiesto una prestazione importante (simile a quella di Francavilla o di Avellino), ha un nome e cognome: Matteo Brunori. Menomale che c’è lui. Al 45′ l’attaccante di proprietà della Juventus si guadagna un calcio di rigore (molto dubbio per la verità) e lo trasforma: l’italo-brasiliano fa 1-1 e trova il suo 19° gol in stagione, il 9° nelle ultime 10. Roba da Serie B, lui si che se la meriterebbe.

Secondo tempo, illusione Valente

Il secondo tempo è più divertente, le squadre sono più lunghe e meno ordinate e il Palermo, è più vivo. Baldini opera un doppio cambio a inizio ripresa: dentro Floriano per Damiani e Crivello per Giron, nel tentativo di dare più consistenza offensiva alla manovra. E il cambio è azzeccato: è proprio l’ex Bari a trovare infatti l’assist vincente per Valente, che da due passi insacca e mette alle spalle di Baiocco. I minuti che seguono sono di gestione, ma non solo, i rosa hanno sfiorato anche il 3° gol con Valente che, servito fortuitamente dal difensore della Paganese, ha concluso debolmente col sinistro mettendo la sfera a lato.

Ancora regali a chi deve salvarsi, che bontà

La prestazione continua comunque ad essere deludente e la sensazione è che il Palermo sia andato in vantaggio più per demeriti degli avversari che per meriti propri. Una sensazione certificata quando Crivello, scivola e cade goffamente su Tommasini, travolgendolo. Calcio di rigore ineccepibile e la Paganese trova il 2-2 con Tommasini, che trasforma dagli 11 metri calciando forte alla destra di Pelagotti, che aveva intuito. Ancora 2 gol concessi, ancora difficoltà contro una squadra che lotta per non retrocedere. Il punteggio non cambierà più. Odjer si farà buttare addirittura fuori per somma di ammonizioni. Il Palermo è una squadra senza idee. Neanche oggi, contro una squadra davvero modesta, i rosa riescono a vincere, pur essendo in vantaggio. Poi si trova sempre il modo di sperperare. Non c’è speranza, solo tanta tanta incomprensione per ciò che si vede, puntualmente, lontano dal Barbera. Il gioco si vedeva, adesso si va indietro come i gamberi. Baldini non si sfoghi più, è fiato sprecato. Questa squadra dà l’idea di essere senza attributi. E Filippi si rivolta dal suo divano perchè oggi, possiamo dirlo, è stato un errore esonerarlo (i numeri lo confermano); o quantomeno una mossa avventata e inconcludente.

E la classifica peggiora

E la classifica, nel frattempo, peggiora. L’Avellino ha vinto sul campo del Picerno e sale a quota 59 punti, il Palermo resta fermo a 54 anche se con una partita da recuperare. Pareggia il Catanzaro, a cui i rosa oggi si sarebbero potuti avicinare portandosi a -3. Vince in rimonta il Monopoli, che si allontana dal Palermo (adesso a +4). Insomma non va niente bene, roba da chiodi, da vergogna e imbarazzo.

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