Pippo Inzaghi, nuovo allenatore della Reggina, è intervenuto in occasione della sua presentazione in conferenza stampa per parlare della nuova avventura con i calabresi.
Le dichiarazioni di Inzaghi
“Sono molto orgoglioso di essere qui oggi – ha detto l’ex attaccante rossonero –, sapevo da dove saremmo dovuti partire in questa piazza, ma rimboccandoci le maniche con questa proprietà e questa tifoseria, possiamo fare bene e il mio contratto dimostra quanto ci creda. Chiedo pazienza all’inizio perché per diventare vincenti serve che tutte le componenti viaggino nella stessa direzione, l’inizio sarà complicato e mi spiace giocare le prime due fuori casa perché l’arma in più in questo momento sarebbe il calore della piazza. Qui però ci sono tutte le basi per fare bene”.
“Qualche mazzata l’ho presa e mi ha fatto male – continua Inzaghi – a livello umano, per me era difficile ripartire, ma qui ho trovato un presidente che ha una grande umanità e una grande voglia di fare bene. Mi ha convinto il fatto che mi sono sentito voluto a tutti i costi, ero a Formentera con mio figlio e la mia compagna e stavo bene, ero contento di stare fermo e volevo un periodo di serenità. Se questa società non avesse fatto quello che ha fatto non sarei qui. Un tempo andavo ovunque a piedi, ma poi ho preso delle mazzate e ho cambiato atteggiamento. Volevo cercare una proprietà che mi potesse permettere di lavorare con serenità, senza dover pensare ad altro, e questa proprietà ha fatto tutto questo. C’è un progetto triennale, ma ci teniamo a far vedere il prima possibile una Reggina competitiva”.
“Abbiamo poco tempo – aggiunge il tecnico amaranto in merito al mercato –, abbiamo potuto programmare poco e la priorità è quella di costruire la squadra e poi lavorare per creare il gruppo. Cercherò di capire chi fra i presenti può far parte della rosa e i giocatori che arriveranno dovranno capire dove vengono, senza farci prendere per la gola, con grande voglia e non per i soldi. Per questo chiedo nuovamente pazienza alla piazza in un primo momento. Ci deve essere il giusto mix, poi se uno è bravo gioca anche se è giovane, l’età non conta. Dovrò valutare tutta la rosa, sia quelli che già conosco sia quelli che non conosco, e poi prenderemo delle decisioni su eventuali nuovi acquisti”.
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