Palermo, città ricca di arte e cultura, ha in serbo una sorpresa per turisti e visitatori curiosi. infatti, grazie ad un’app, sarà possibile conoscere il patrono laico del capoluogo siciliano, ovvero il Genio di Palermo; antenato della Santuzza Rosalia, risulta meno conosciuto, ma il suo volto è l’emblema di fontane e monumenti sparsi per la città. Ecco perché è importante conoscerne la storia.
“Panormus conca aurea suos devorat alienos nutrit“, questa la frase che accompagna uno dei Geni di Palermo, precisamente quello posto nel Palazzo Pretorio, e la stessa frase dà il benvenuto all’apertura dell’app, la quale offre un percorso culturale alla scoperta dei 18 Geni sparsi per la città. Grazie all’Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, con l’entusiasmo dell’assessore Alberto Samonà, nasce l’Itinerario del Genio: “per mostrare i luoghi che si schiudono al visitatore e rivelano l’ anima e il cuore di Palermo attraverso il suo protettore civico, questo Genio che non finisce di stupirci e che da secoli continua a vegliare sulla città”.
Chi è il Genio di Palermo?
Il Genio di Palermo è un nume (divinità mitologica pagana), protettore del capoluogo siciliano. Antenato di Santa Rosalia, ha origini antichissime. Un corpo aitante dal volto anziano, questa la figura enigmatica e misteriosa del Genio, che solitamente è raffigurato con un serpente avvinghiato al braccio, con le fauci rivolte al petto, intento in un morso. In altre sculture, invece, è sormontato da un’aquila. Con ai piedi un fedelissimo cane e una corona sul capo, sta seduto su un trono come a vegliare sul suo regno, la Conca D’Oro.
Luoghi del Genio
La figura del Genio rappresenta una vera e propria caccia al tesoro. Infatti, molto spesso risulta una chicca da scovare e scoprire.
Genio di Villa Giulia, forse il più bello e riconoscibile, è una scultura marmorea collocata al centro della fontana di Villa Giulia.
Genio del Garraffo, (Palermo u granni) si trova alla Vucciria.
Genio di Palazzo Pretorio, (Palermo u nicu) è posto sullo scalone del Palazzo delle Aquile.
Genio del Porto, in marmo, è situato all’ingresso del Porto in via Emerico Amari.
Genio di Piazza Rivoluzione, è una scultura posta sulla fontana di Piazza Rivoluzione.
Genio di Villagrazia, o di villa Fernandez, è un rilievo posto sull’ingresso della villa, in via Crimi, nel quartiere omonimo.
Genio dell’apoteosi di Palermo, dipinto da Vito D’Anna per la sala da ballo di Palazzo Isnello.
Genio del Mosaico, si trova sopra la porta d’ingresso della Cappella Palatina, a Palazzo dei Normanni.
E ancora, il Genio della cancellata di Piazza pretoria, il Genio sulla facciata di Palazzo Pretorio, i Geni della Cattedrale, il Genio dell’Arsenale, il Genio del Museo Diocesano, il Genio di Casa Professa, il Genio di Palazzo Comitini, il Genio dell’ex Manifattura Tabacchi, il Genio dell’Oreto e dell’Orto Botanico.
Dunque, il Genio dimenticato sembra pronto a riconquistare la sua Palermo, senza spodestare la patrona per eccellenza, mettendo d’accordo laici e cristiani nella celebrazione delle bellezze del capoluogo.
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