Da Di Mariano&C. alla panchina, al Palermo adesso serve nuova linfa
La maggior parte dei nuovi non ha inciso come si sperava, arrivano le prove d’appello.
Corini si aspetta un salto di qualità dai rinforzi e pure dai “vecchi”.
Tutti sotto osservazione. I subentrati hanno dato poco ma il loro apporto è fondamentale per cambiare le partite.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, scritto da Benedetto Giardina.
Dopo il ritiro svolto in quel di Manchester, adesso il Palermo dovrà dimostrare quanto appreso, già dalla prossima sfida contro il Sudtirol. Oltre ai senatori della squadra rosanero, anche i nuovi innesti dovranno dare qualcosa in più. Tutto ciò per poter ambire a qualcosa di più oltre alla semplice salvezza in campionato; gli acquisti e l’allenatore sono arrivati nel periodo a ridosso dell’inizio di campionato, ed il tempo per integrarsi è stato davvero poco. Il gruppo in Inghilterra si è potuto conoscere, giorno dopo giorno, ed ora sarà il campo a dover dire la propria.
L’allenatore rosanero, inoltre, durante il ritiro ha lavorato molto sul proprio tridente d’attacco. A partire da Di Mariano, arrivato quest’estate, al quale Corini chiede di essere più incisivo ed imprevedibile nelle sue giocate. Si sa, l’attaccante palermitano non è un bomber di razza, ma comunque con il Lecce nella passata stagione è riuscito a collezionare ben 5 gol. Un bottino interessante per un calciatore come lui. Dall’altro lato si trova Elia che, oltre alla tanta corsa messa in campo ed agli ottimi cross serviti, non gli si può chiedere nient’altro. L’unica neo che Corini vuole aggiustare in qualche modo è la conoscenza tra i suoi attaccanti. Infatti, ciò metterebbe il solito Brunori sempre nella posizione ideale per trovare la via della rete.
Per quanto riguarda il reparto di centrocampo, il Palermo, dalla sua promozione in Serie B l’ha completamente stravolto. Infatti, oltra agli arrivi di Segre e Saric, in cabina di regia si trova attualmente Stulac. Ed è proprio con il calciatore sloveno che Corini ha raggiunto un’intesa totale. Ad aumentare tutto ciò, anche lo stesso ruolo ricoperto da entrambi. L’ex Empoli, inoltre, ha sempre giocato in carriera per raggiungere le posizioni più alte della classifica. Per questo motivo, il Palermo non potrà fare a meno del suo regista per l’intera stagione.
L’ultimo reparto è la difesa, al quale Corini ha dato più lavoro da svolgere. Questo perché nelle prime partite stagionali è apparsa un po’ disorientata, lasciando molto spesso dei veri e proprio buchi difensivi. Il tecnico rosanero ha così potuto provare diversi schemi, alternando anche dei calciatori. Oltre ai soliti centrali, ovvero Marconi e Lancini, i terzini sono il vero problema del Palermo. Non tanto per la parte di destra, con Buttaro che dimostra sempre di più di meritare il posto da titolare, ma tanto per la parte di sinistra. Infatti, oltre agli infortunati Devetak e Sala, Corini non ha potuto fare altro che mettere in campo Mateju. Da lui allenato anche al Brescia, ancora deve dimostrare molto con la maglia rosanero.
Infine, l’allenatore del Palermo starebbe cercando di lavorare anche suoi non titolari. E’ proprio a loro che Corini chiede una maggiore incisività a gara in corso. Rispetto all’anno scorso con Soleri che segnava da ogni zona, entrando a gara in corso, quest’anno non è riuscito ancora ad essere così incisivo. L’unico gol è arrivato dal nuovo acquisto, Jacopo Segre, realizzato nella sfida contro l’Ascoli. Una rete che, però, ai fini del risultato, è servita a poco.
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