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Palermo-Sudtirol, le pagelle: rosanero inconsistenti, si salvano in pochi

Palermo-Sudtirol, match valevole per la settima giornata di Serie B, si è concluso allo stadio Renzo Barbera con il risultato di 0-1. Di seguito le pagelle del match a cura di Pino Abbate.

Palermo-Sudtirol, le pagelle

Portiere e difensori

Pigliacelli – 4,5: con quel modo di interpretare il ruolo era nell’aria che prima o poi avrebbe fatto la frittata. Si fa beffare da Odogwu e a poco serve la parata su Rover al 57′

Nedelcearu – 6: buona la prestazione del romeno che oltre a difendere bene cerca anche di supplire all’assenza odierna dei centrocampisti, ma con scarsa fortuna.

Marconi – 5: non è che abbia dovuto fare gli straordinari oggi per fermare l’inesistente attacco del Sudtirol. Ha tentato anche lui di avanzare il raggio di azione intasando il centrocampo, senza alcun risultato.

Buttaro – 5,5: becca il giallo a pochi minuti dall’inizio, e non se ne capisce il motivo. Fa quello che può contro i fabbri bolzanini e nel secondo tempo Corini non lo ripresenta si pensa a causa dell’ammonizione.

Mateju – 5: primo tempo a sinistra, secondo tempo a destra. Anche lui, senza dover troppo faticare in difesa, cerca più di giocare sulla fascia lanciando inutili cross in area, sempre preda dei giganti in tenuta bianca.

Centrocampisti

Segre -4,5: ha corso inutilmente per tutto il campo senza costrutto, finendo nell’imbuto dei difensori avversari e non combinando assolutamente nulla.

Stulac – 4,5: quello che dovrebbe essere il faro del centrocampo rosa oggi era completamente spento. Sbaglia una miriade di passaggi, anche i più elementari, e tirando anche delle punizioni completamente da dimenticare.

Attaccanti

Floriano – 4,5: oggi fa da trequartista aggiunto e non ne azzecca una, sbagliando di tutto e di più.

Elia – 4,5: è andato a sbattere per tutto il tempo della gara sui rocciosi difensori avversari senza mai riuscire a saltarne uno. Tenta pure di fregare l’arbitro con una caduta ritardata in area riuscendoci, ma dimenticandosi che c’è il Var.

Di Mariano – 5: oltre a non saltare l’uomo, e quindi non creare nessun pericolo, è stato pressato senza ritegno per l’intera partita. È stato anche sfortunato nel colpire il palo in un modo tale che il 99% delle volte la palla va dentro e invece questa volta va beffardamente fuori.

Brunori – 4: il fantasma dello splendido centravanti che conoscevamo, oggi si è aggirato per l’area di rigore avversaria, che non gli ha dato scampo. Nell’unica volta che si è trovato a due metri dalla porta si è divorato il più facile dei gol, in maniera quasi sconcia.

Subentrati

Sala – 5: va a prendere il posto dell’ ammonito Buttaro e non aggiunge nulla alla confusione in cui oggi è franata l’intera squadra.

Damiani – 5: ad inizio ripresa sostituisce l’evanescente Stulac e cerca di dare un po’ d’ordine senza riuscirci minimamente, perdendosi nel caos generale.

Soleri -5: buttato dentro ad inizio di ripresa finisce anche lui in bocca ai difensori altoatesini, e nell’unica occasione che ha la sua spizzata si scontra con la traversa.

Valente – 6: mossa disperata di Corini a 20′ dalla fine e tale rimane, visto che non sortisce il benché minimo risultato, anzi aumenta la confusione.

Vido – 5,5: anche lui buttato nella mischia al minuto 82 fa quel che può, cioè poco, Ma spara una fucilata nel finale che il portiere neutralizza a fatica. Sulla ribattuta Di Mariano coglie la traversa…non era proprio giornata.

Allenatore

Corini -4,5: non si capisce il motivo per il quale ha stravolto la squadra con questa tattica del doppio trequartista, che ha mandato l’intera squadra in confusione. Anche i cambi non hanno sortito alcunché, per cui probabilmente deve farsi un bell’esame di coscienza e cercare di capire bene, lui per primo, che tipo di gioco e di modulo deve adottare. Il tempo a questo punto è scaduto e la barra deve tornare dritta altrimenti saranno guai seri.

Arbitro

Paterna – 3,5: alla faccia dell’arbitro promettente, che ha scalato tutte le gerarchie ed a 33 anni dirige in Serie A. Questo ineffabile ragazzotto non ne ha indovinata una, fischiando in continuazione e spezzettando il gioco anche per falli inesistenti. Ha usato i cartellini in maniera nefasta e per completare l’opera ha abboccato come un pesciolino alla caduta ritardata di Elia, concedendo il rigore che poi ha dovuto rimangiarsi richiamato dal Var. Il peggior arbitraggio da molto tempo a questa parte.

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