Dario Mirri, presidente del Palermo, ha rilasciato un’intervista a Forbes in cui ha parlato del triennio vissuto in Sicilia. Dalla Serie D alla Serie B, sognando la Serie A e perché no anche l’Europa. Ecco le sue dichiarazioni.
Le dichiarazioni di Mirri
L’obbiettivo di Mirri è stato fin da subito riconsegnare a Palermo la dignità calcistica che gli spetta. Dignità persa nel 2019 con il fallimento societario. Quanto fatto dal presidente rosanero è eroico. Ha preso il Palermo in Serie D e l’ha trascinato fino alla Serie B. Ma il sogno resta comunque riportare il Palermo in Serie A e rivivere la magia di momenti passati come quando c’erano campioni del calibro di Miccoli, Dybala e Cavani. Solo solamente 3 dei tantissimi giocatori che hanno vestito la maglia del Palermo in questi anni. Tra questi anche 4 campioni del mondo come Fabio Grosso, Cristian Zaccardo, Simone Barone e Andrea Barzagli.
Il ricordo più bello di Mirri in questi 3 anni alla guida dei rosanero
“Sicuramente il ricordo più bello è la promozione in Serie B, perché è stata il coronamento sportivo del triennio. Mi preme però sottolineare che sono molto fiero di avere ridato dignità al club, di avere creato una società trasparente, con i conti in ordine, con un’eccezionale reputazione e con una partecipazione sempre garantita dai tifosi. Anello ancora molto debole in Italia”.
Sulla distanza tra i tifosi e le società
“Da noi il rapporto tra tifosi e società è molto conflittuale. Ed è un problema culturale su cui dobbiamo lavorare. Basterebbe prendere esempio dall’Inghilterra, dove la società condivide tutto con i tifosi e loro rimangono al fianco della squadra a prescindere dai risultati. Perché il club non è del presidente, ma dei tifosi. Loro devono sentire questa appartenenza, viverla sempre e comunque. E non è un caso se in Italia fa notizia vedere il tutto esaurito allo stadio e si fa fatica a contrastare la vendita di prodotti non ufficiali”.
Sull’acquisizione del club da parte del City Footbal Group
“Fin dal primo incontro con Ferran Soriano, ad del gruppo, ho capito che il City Football Group sarebbe stato il futuro del club. Il Palermo era un sogno da costruire per entrambi e l’obbiettivo è di portarlo ad essere uno dei club con più valore al mondo. Non c’è stata alcuna fretta, e tutto procede con estrema calma e tranquillità. Il Palermo ha una certezza chiamata futuro, importantissima in una regione come la Sicilia”
Sugli investimenti strutturali e sul Renzo Barbera
“Abbiamo investito 6 milioni di euro sul nuovo centro sportivo a Torretta. Piccola svolta per il futuro in quanto ciò ci permetterà di avere un’accademia di talenti che valorizzerà tutti i giovani promettenti della Sicilia. Ci sono stadi peggiori del Barbera, la cui ristrutturazione è ferma ancora a quella Mondiali del 1990. Abbiamo già rifatto spogliatoi e skybox, ma stiamo lavorando per migliorare anche il nostro stadio”.
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