Dopo i primi tre giorni di questo Mondiale in Qatar tra le tante cose che hanno suscitato polemiche e motivi di dibattito ci sono sicuramente i lunghissimi minuti di recupero. Tutti hanno visto i 27 minuti di recupero concessi durante il match tra Inghilterra e Iran tra primo e secondo tempo. Questo trend che sta prendendo sempre più piede è un messaggio che la Fifa vuole lanciare a tutti i campionati e a tutti i giocatori. Se fino ad oggi siamo stati abituati a vedere partite che al massimo hanno avuto un recupero in media di 5 o 6 minuti, adesso potremmo vedere tempi addizionali “maxi” in modo da recuperare veramente il tempo perso e non recuperi farsa come spesso accade. Questi mondiali dunque potrebbero segnare una svolta per quanto riguarda le tempistiche del calcio giocato. Sarà il mondiale più discusso, più strano e figlio del dio denaro però forse una cosa la vuole lasciare in eredità e cioè che i minuti di recupero reali, sono diversi da quelli a cui siamo generalmente abituati.
Tempi di recupero lunghissimi in Qatar: un passo verso il tempo effettivo?
La concessione di così tanti minuti di recupero in questo mondiale in Qatar, fa riemergere uno dei temi più affrontati ultimamente: il tempo effettivo. Già utilizzato in altri sport come il basket, il tempo effettivo è una delle proposte che potrebbero essere introdotte nei prossimi anni anche nel calcio. In tal senso i lunghissimi tempi di recupero concessi in molte partite di questo mondiale potrebbero essere un primo passo verso l’introduzione di questa regola. Il tempo effettivo eviterebbe anche le perdite di tempo per “finti infortuni” o perdite di tempo durante una sostituzione. Ciò porterebbe alla scomparsa del tempo di recupero tracciando una linea epocale su questo sport.
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