Palermo, con il Venezia è vietato fallire
Al Barbera una sfida che vale doppio, i rosa devono riscattare il ko rimediato prima della sosta.
Subito uno scontro diretto, di fronte c’è una squadra in crisi ma che non va sottovalutata. Corini costretto a cambiare dietro, le due uniche novità in formazione saranno Bettella e Sala.
Una trappola da saltare. Serviranno attenzione, umiltà e compattezza. Un aiuto può arrivare anche dalla panchina.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Carlo Brandaleone sottolinea come per la seconda volta consecutiva il Palermo avrà di fronte una squadra che sta sotto in classifica, una squadra contestata dai suoi tifosi e in piena crisi di risultati, forse sull’orlo del baratro. Ai rosanero il compito di dare una ulteriore batosta o al contrario di rilanciarlo come fatto la scorsa partita con il Cosenza.
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Guardando la storia di questo torneo è semplice dire che queste sono le partite più difficili anche perché il Palermo di Corini finora ha fatto le cose migliori con squadre sulla carta molto più forti come Genoa e Parma. Si è parlato a lungo da un punto di vista storico di questa partita con il Venezia ricordando Zamparini ma oggi la partita vale tantissimo per la salvezza perché la posta in palio questo pomeriggio vale doppio. Se il Cosenza è una squadra modesta che sa di esserlo il Venezia invece pensava di essere molto più forte perché è piena di giocatori con esperienza internazionale ma male assortiti.
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Numeri impietosi accompagnano il campionato dei veneti che non hanno mai vinto in casa e che hanno beccato cinque sconfitte nelle ultime sei partite. In panchine è arrivato Vanoli che non ha cambiato molto tatticamente e che anche oggi dovrebbe puntare al 3-5-2. Ma che Palermo sarà dopo la pausa? Corini sarà riuscito a recuperare qualche giocatore in ritardo? Come Sala a sinistra o Stulac a centrocampo? Ma anche da Bettella e Segre si aspettano risposte importanti sul piano della crescita. Per battere il Venezia serviranno attenzione, umiltà e compattezza, per un calcio più tecnico e brillante forse non c’è più tempo o forse qualcosa potrebbe cambiare dopo il mercato di gennaio.
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