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Palermo, storia di un anno indimenticabile. Prima parte

L’anno che si chiude oggi è stato caratterizzato da alti, tanti, tantissimi e bassi, pochi, sia dentro che fuori dal campo di gioco per il Palermo e i suoi tifosi. Abbiamo provato a ricordare le tappe principali mese per mese.

Gennaio

Il 2022 del Palermo si apre con le operazioni di calciomercato che si spera possano rinforzare un organico non all’altezza delle aspettative. In maglia rosanero torna Mattia Felici il cui apporto alla causa però non sarà quello sperato, anche a causa degli infortuni che lo avevano tenuto lontano dai campi sui quali nelle ultime stagioni aveva collezionato una manciata di presenze. Da Empoli arriva Samuele Damiani che inizialmente non riesce ad incidere, per poi diventare uno degli uomini imprescindibili dell’11 rosanero.

Silvio Baldini, tornato alla guida dei rosanero dopo la breve parentesi nella stagione 2003/2004, deve attendere la fine del mese per fare il suo ritorno ufficiale sulla panchina palermitana. Un Palermo decimato dalle assenze torna da Catanzaro con un buon punto e una settimana dopo al Barbera batte 2-0 il Monterosi Tuscia.
Per quel che riguarda l’extracalcio è ancora il Covid a tener banco tanto da far slittare anche la ripresa del campionato di C. Scompare Gianni Di Marzio, ex allenatore e dirigente del Palermo e grande uomo di calcio che ci lascia a 82 anni.

Febbraio

Il mese si apre con una triste notizia. A ottanta anni muore Maurizio Zamparini, ad oggi il presidente più vincente della storia rosanero.
Il 2 febbraio si gioca il derby con il Messina, concluso sul 2-2, che avrebbe dovuto disputarsi alla ripresa del campionato dopo le festività natalizie ma rinviato, così come la gara con il Taranto, a causa del Covid.
Diventano così sei le gare disputate nel mese più corto dell’anno che fanno registrare una perfetta “parità”: due vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte. La classifica resta deficitaria ma Baldini continua a professare tutto il proprio ottimismo.

Marzo

E’ un mese nero, anzi nerissimo per il Palermo ma anche per la nazionale azzurra.
Le due vittorie in casa contro la Vibonese e in trasferta ad Avellino fanno illudere tutti pensando che finalmente i rosanero abbiano trovato la continuità necessaria per provare ad insidiare le prime posizioni.
Ma i pessimi pareggi con tre squadre di bassissima classifica quali Andria, al Barbera, Potenza e Paganese in trasferta fanno registrare il punto più basso della stagione tanto da farci scrivere un pezzo, del quale non ci siamo assolutamente mai pentiti perché dettato dall’onesta intellettuale che ci ha sempre contraddistinto e che sempre ci contraddistinguerà, dal titolo: “Siamo sicuri che questo Palermo sia una “squadra” e siamo sicuri che…?”

Ma la vera batosta è quella che arriva sul prato del Renzo Barbera dove incredibilmente la nazionale azzurra di Roberto Mancini viene sconfitta dalla Macedonia con un gol proprio di un ex rosanero. E’ infatti Aleksandar Trajkovski ha mettere la parola fine alle speranze azzurre di andare ai mondiali che gli uomini di Mancini vedono sfuggire per la seconda volta consecutiva.

Aprile

Dopo aver toccato il punto più basso non si può che ripartire tant’è che aprile è il mese della svolta. Con aprile iniziano i due mesi e mezzo più incredibili della storia rosanero. Tre partite e tre vittorie, due delle quali in trasferta e su campi difficilissimi come quello di una diretta concorrente per il miglior piazzamento possibile nei play off, il Monopoli, e quello del già promosso Bari all’ultima della stagione regolare. Con l’aggiunta del successo casalingo con il Picerno.

Ma la vera notizia è quella di una partita che non si gioca. La partita con la p maiuscola, ovvero il derby di Sicilia con il Catania, non verrà disputato perché la società etnea dopo una lunga ed incredibile agonia viene dichiarato fallito e cancellato dal campionato di serie C.

Maggio

Gli ultimi risultati, tanto inaspettatamente quanto meritatamente, permettono al Palermo di accedere ai play off direttamente alla fase nazionale saltando quella preliminare. Un vantaggio non da poco.
La prima dei play off si gioca a Trieste dove il Palermo vince per poi pareggiare, rischiando qualcosina, al Barbera. Al turno successivo c’è la Virtus Entella. Stesso cammino del primo turno, vittoria in trasferta e pari al Barbera con il rischio di una clamorosa eliminazione.

In semifinale il Palermo mostra tutta la propria forza e consapevolezza vincendo sia all’andata che al ritorno con la Feralpisalò. Società che dimostra grande simpatia verso i colori rosanero con una serie di iniziative che sanciscono un rapporto splendido tra tifoseria, società e città.
Per quel che riguarda la trattativa per la vendita della società prosegue spedita ed ormai non è più un segreto che il City Football Group sia ad un passo dall’acquisto del Palermo.

Giugno

E’ il mese che dopo quattro anni riporta la società di viale del Fante nel calcio che “inizia a contare”. Il 5 giugno la squadra rosanero gioca la finale di andata sul campo dei “fratelli” padovani uscendo vincitore per 1-0 grazie al gol di Floriano e mettendo una serissima ipoteca sulla promozione.
Una settimana dopo, il 12 giugno, sul prato del Barbera il Palermo bissa, dominando, il risultato dell’andata e grazie ancora una volta al suo grande bomber Mattero Brunori regala e si regala un sogno. E’ serie B, incredibile da pensare solo fino a qualche mese prima per tutti ma non per Silvio Baldini che ci ha sempre creduto.

…Continua. Domani la seconda parte.

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