GdS – La legge del profeta in patria si abbatte sul Palermo

Palermo – La diaspora dei «picciotti», il n. 10 è l’unico superstite

L’anima palermitana ridotta all’osso: con le partenze di Accardi e Crivello, Di Mariano rimane l’ultimo profeta in patria.

Una storia che si ripete. In pochi sono riusciti ad affermarsi in rosa. Eppure qualcuno adesso farebbe comodo

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola scritto da Benedetto Giardina.

Dei tre palermitani, solo uno è rimasto dopo l’esclusione di Accardi e Crivello. Si tratta di Francesco Di Mariano. Lo stesso difensore Andrea Accardi fu l’unico del Palermo per faliimento ad accettare l’-avventura dilettantistica all’insegna dell’appartenenza. Proprio in quell’anno, complici i regolamenti della Lnd, qualcuno doveva sacrificarsi per far spazio agli under. E quel qualcuno, quasi sempre, è stato un palermitano: Accardi. Adesso -Accardi direzione Piacenza e Crivello, sceso dalla B per il Palermo, verso Padova. In Serie C arrivò Saraniti, anche per lui non fu un’esperienza facile a Palermo. Sono stati in pochi i palermitani capaci di imporsi con la casacca rosanero: Giovanni Tedesco cosi come Pietro Accardi e Rinaudo che comunque lasciarono subito Palermo da giovani come La Gumina. Dal vivaio nell’anno del fallimento Fiordilino e Mazzotta erano già in prima squadra, ma Gallo (oggi in A col Lecce) e Da Graca potevano essere il futuro del Palermo.
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