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Prossimo ostacolo Bari

Prossimo ostacolo il Bari

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La Società Sportiva Calcio Bari S.p.A. è erede della tradizione dell'”Associazione Sportiva Bari”, società costituita nel 1928 dalla fusione dei sodalizi calcistici baresi Liberty e Ideale, e condivide con questa l’identità storica del Bari Foot-Ball Club, fondato nel 1908.

Una rivale storica

È tradizionalmente soprannominata “squadra ascensore” per le numerose promozioni e retrocessioni susseguitesi negli anni tra la Serie A e le categorie inferiori, soprattutto la Serie B. I suoi tifosi usano talvolta indicare ancora la squadra al femminile. Avendo partecipato a 30 edizioni della Serie A a girone unico, è la prima squadra della Puglia e la terza del Mezzogiorno d’Italia per numero di presenze nel massimo campionato di calcio.

Nella sua storia ha vinto due campionati di Serie B, uno di Serie C e uno Scudetto di IV Serie, mentre in ambito internazionale annovera la vittoria di una Coppa Mitropa nel 1990.
Il Bari ha una lunghissima e travagliata storia ed ha avuto allenatori di una certa fama che vanno da Fascetti a Ventura e negli anni 80 fu proprietà molto chiaccherata della Famiglia Matarrese.

L’ultimo periodo del Bari

Per motivi di spazio riviviamo l’ultimo periodo della società biancorossa.

Nel febbraio 2014 l’A.S. Bari, con circa 30 milioni di euro di debiti apre presso il tribunale del capoluogo pugliese la procedura di auto-fallimento dichiarato ufficialmente il 10 marzo dello stesso anno. Il 23 maggio 2014 i beni aziendali della società non ancora pignorati, comprese prima squadra e formazioni giovanili, e il titolo sportivo, vengono rilevati, dopo un’asta, dal Football Club Bari 1908 rappresentato dall’ex arbitro barese Gianluca Paparesta, che diventa il nuovo presidente.

I debiti e il conseguente fallimento

Nel giugno del 2016 l’imprenditore molfettese Cosmo Antonio Giancaspro, già socio di minoranza del Bari Calcio, dal dicembre 2015 ne diviene amministratore unico in quanto solo sottoscrittore dell’aumento di capitale sociale deliberato in precedenza. Dopo aver disputato quattro campionati in Serie B tra alti e bassi, il 16 luglio 2018 la società, con un debito di 12 milioni di euro, è esclusa dal successivo campionato cadetto a causa della mancata ricapitalizzazione. Il titolo sportivo e tutti gli atleti che il club aveva ereditato quattro anni prima dalla vecchia A.S. Bari vengono perduti.

Il Football Club Bari 1908 sarà poi dichiarato fallito dal Tribunale delle Imprese il 15 gennaio 2019. Il 1º agosto 2018 il sindaco di Bari Antonio Decaro consegna il nuovo titolo sportivo di Serie D, concesso dalla FIGC in virtù della tradizione sportiva biancorossa alla Filmauro S.r.l., già proprietaria dal 2004 del Calcio Napoli: assume la presidenza Luigi De Laurentiis.

L’era De Laurentiis

La compagine pugliese vince il Girone I della Serie D 2018/2019, ottenendo la promozione in Serie C. Chiude la stagione seguente al secondo posto nel Girone C della terza divisione venendo poi sconfitta nella finale play-off 1-0 dal Reggio Audace.
Nel torneo di C della scorsa stagione i biancorossi pugliesi guidati da Mignani si sono piazzati al primo posto e non lo hanno più mollato (seppur tra alti e bassi, tanto che a un certo punto gli incostanti rosa di Filippi arrivarono a portarsi a soli 4 punti) ottenendo così la promozione diretta in serie B.

E anche quest’anno fra i cadetti, avendo mantenuto la stessa ossatura della stagione precedente con innesti di qualità quali Vicari, Folorusho e Maiello ha formato una vera e propria corazzata che si presenta al “Barbera” dopo la sonante vittoria per 4-0 sul Parma che gli vale il 4° posto in classifica a soli tre punti dal secondo, avendo in squadra il capocannoniere del torneo, il marocchino Cheddira (autore di una doppietta). I Galletti inoltre si presentano con il miglior attacco del torneo avendo realizzato ben 34 reti e con la quarta miglior difesa con 19 reti al passivo.

Qundi avversario da prendere con le molle e soprattutto da affrontare con il massimo della concentrazione fin dall’ingresso in campo poiché non perdonerebbero le distrazioni registrate in quel di Perugia. Il pareggio dell’andata al “San Nicola” recita che i rosa partono tutt’altro che battuti, a patto di preparare questa partita in modo anche ossessivo se è il caso, togliendo l’iniziativa agli avversari ma soprattutto creando quanti più palloni possibili per Matteo Brunori. Perché se è vero che i Galletti hanno il cannoniere principe del torneo, è altrettanto vero che il Palermo ha il vice con appena una rete in meno.

E allora buona partita a tutti e sempre e comunque FORZA PALERMO.

Pino

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