Palermo – Da Reggio alla Reggina. La metamorfosi dei rosa che adesso volano alto
Il 3 a 0 dell’andata il momento più basso. Il 2 a 1 del ritorno il simbolo di una squadra che cresce.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola, scritto da Tullio Filippone.
Sono passati ben 5 mesi dalla trasferta del Palermo contro la Reggina di Inzaghi: in quell’occasione, i rosanero hanno incassato ben 3 gol, tornando a casa a mani vuote. Si trattava di una doppia sconfitta, dato che la squadra di Corini arrivava dal match perso contro l’Ascoli. La crisi dei siciliani toccherà l’apice con la batosta di Terni, con altri 3 gol messi a segno dalla squadra avversaria. Adesso, però, i siciliani hanno una nuova fisionomia: grazie ai nuovi arrivi e ai diversi schemi tattici messi in campo, i rosanero sono attualmente al sesto posto in classifica, a soli 6 punti dalla seconda posizione.
Dicembre è stato la svolta della squadra di Corini, con il centrocampo in netta crescita. Sia Saric che Stulac stavano sempre più conquistando maggiore spazio nello schacchiere tattico dei rosanero. Per quanto riguarda la difesa, Nedelcearu è diventato sempre più leader di questa squadra. Si può dire, quindi, che dal ritiro a Roma effettuato dal club palermitano, per volontà di Corini, la squadra è rinata completamente, ottenendo risultati positivi contro le squadre in vetta alla classifica della Serie B.
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