La stagione del Palermo è stata fin qui una montagna russa, iniziata con una ripida salita e proseguita con una entusiasmante discesa. All’inizio del campionato il club era visto come una delle compagini che avrebbero potuto puntare alla promozione. Tuttavia i primi mesi non sono stati facili. L’addio di Baldini prima e l’arrivo di Corini dopo, a una settimana dall’avvio della stagione, avevano creato scompiglio nel gruppo così come nei tifosi.
I percorsi programmati però hanno determinate tempistiche da rispettare. E così dopo le imbarcate subite contro Ternana, Reggina e le deludenti prestazioni contro Cittadella e Sudtirol, il Palermo e Corini hanno trovato la chiave di svolta: cambio di modulo e maggior tenuta difensiva seguiti da 9 risultati utili. C’è però una cosa nella quale i rosanero non sono stati mai altalenanti: i big match con le “grandi” di B.
Nei momenti decisivi il Palermo risponde sempre presente: il dato
Gli uomini di Corini hanno sempre avuto una costante: farsi trovare pronti nei momenti decisivi e nei match di cartello contro le grandi della Serie B attuale. In tal senso, il Palermo contro chi è considerata una big del campionato, ha conquistato 18 punti tra andata e ritorno. Se tolte le partite di andata contro Frosinone, Sudtirol e Reggina e quella di ritorno contro il Genoa, i rosa non hanno mai perso quelli che oggi sono considerati gli scontri diretti. Contro il Bari, il Palermo è addirittura in vantaggio nel computo totale, avendo pareggiato per 1-1 al San Nicola e avendo vinto per 1-0 al Barbera.
Le vittorie coincidono quasi sempre con le partite giocate tra le mura amiche, fattore importantissimo per i rosanero. Lo sanno bene Genoa, Parma, Cagliari, Bari e Reggina: tutte cadute sotto il cielo del capoluogo siciliano. C’è però chi è anche riuscito a resistere al fattore Barbera pareggiando o battendo i rosanero come il Sudtirol o il Pisa, piuttosto che l’Ascoli.
Dove sarebbero i rosa senza discontinuità?
“Con i se e con i ma non si fanno le storie”, nel calcio questo detto è più volte ripetuto. Contano il momento, il risultato e le prestazioni. Quelle del Palermo non sono state indimenticabili fin dall’inizio, ma c’è stata comunque una crescita. E proprio questa crescita ha portato Corini e la sua squadra a potersela giocare faccia a faccia contro chi è considerato più forte e favorito. In alcuni casi il Palermo ha saputo anche controllare le partite, come contro la Reggina o contro il Cagliari (per citare due esempi). Adesso i rosanero dovranno affrontare in trasferta il Sudtirol, ma è facile pensare che aldilà di quello che sarà il risultato, i ragazzi di Corini hanno raggiunto la maturità per giocarsela con tutti e poter puntare a qualcosa di più grande.
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