Dario Saric, centrocampista del Palermo, è alla sua prima stagione con la maglia rosanero: arrivato l’estate scorsa dall’Ascoli, dopo una lunghissima trattativa di mercato, il calciatore bosniaco ha avuto difficoltà ad integrarsi con il gruppo squadra. Ci sono state dietro diverse motivazioni come il cambio di club ad inizio stagione e diversi problemi fisici che hanno interessato il numero 28 del Palermo.
Adesso, però, dopo ben 28 giornate di campionato, Saric sembrerebbe aver ricevuto la fiducia da parte di Eugenio Corini. Infatti, partita dopo partita, il tecnico lombardo gli starebbe affidando, sempre più, lo scettro del centrocampo. È vero, ci sono anche altri elementi forti in squadra come Damiani e Gomes, ma Saric dà sempre quella spinta in più in fase di attacco.
Saric è tornato!
Come già detto in precedenza, c’è voluto più di un girone di Serie B per ritrovare la forma fisica e tecnica di Saric. I primi squilli sul terreno di gioco sono arrivati alla 20a giornata contro il Perugia dove, per la prima volta dopo molte sfide, il bosniaco è stato schierato per ben 80′ di gioco. A testimoniare la crescita del centrocampista rosanero ci ha pensato Corini, mandandolo subito in campo nelle partite seguenti contro il Bari, l’Ascoli, la Reggina, il Genoa, il Frosinone e via dicendo.
Contro il Cittadella, prossima avversaria del Palermo, il l’italo-bosniaco ha toccato il punto più basso in questo campionato con i colori rosanero. In quell’occasione al Renzo Barbera, Saric collezionò appena 6′ di gioco. Adesso, contro la stessa squadra, potrebbe riscattarsi e chi lo sa, magari segnare anche un gol.
La spinta del bosniaco
Oltre ad essersi meritato con il tempo la titolarità, Saric è riuscito a rivoluzionare il gioco a centrocampo del Palermo. Grazie alle sue lunghe cavalcate durante le occasioni di ripartenza dei rosanero, il bosniaco si rende sempre utile, offrendo ottimi passaggi e tirando direttamente da fuori dall’area contro i propri avversari. Saric, infatti, nell’ultima partita contro il Pisa è andato vicinissimo al gol con un tiro dalla distanza. Il calciatore originario di Cento, quindi, oltre ad avere tra i piedi i tempi e i movimenti di gioco dell’intera squadra, potrebbe anche essere l’attaccante aggiunto della formazione di Corini.
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